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Di Francesco: “Il record di punti è inutile se non vinci” – AUDIO – VIDEO

Il tecnico giallorosso torna sulla scorsa stagione. Sul Benevento: "Gonalons dal primo minuto, Nainggolan non ci sarà". Su Schick: "Non è ancora pronto, ha bisogno di allenarsi"

Redazione

Archiviata la vittoria di sabato sera contro il Verona, la Roma torna subito in campo per il primo turno infrasettimanale di campionato: domani pomeriggio alle 18 i giallorossi scenderanno sul campo del Benevento di Baroni. Alla vigilia del match, mister Di Francesco è intervenuto in conferenza stampa dalla sala Champions di Trigoria per rispondere alle domande dei cronisti.

La partita con il Verona ha dato conferme sulla varietà di soluzioni a sua disposizione?

E' stata un'ottima gara, si è vista una squadra che ha messo in campo ciò che facciamo in allenamento. Nelle altre partite abbiamo avuto qualche difficoltà in più legata anche agli avversari, ma anche nelle altre gare avevo visto cose interessanti. Meno in quella di Bergamo, ma nelle poche gare che abbiamo fatto ho visto sempre una crescita costante dei giocatori.

Che Benevento si aspetta?

Se vediamo l'ultima partita del Benevento sembra una squadra allo sfascio. Vi assicuro al contrario, che li ho visti anche contro la Samp perché ci dovevamo giocare contro, con il Torino e con il Bologna, ha perso immeritatamente tutte le partite. Merità il pareggio, se non qualcosa in più. Affrontiamo una squadra molto organizzata, che sa quello che vuole. Ha giocato sempre 4-4-2. Ho letto che forse cambierà, forse no ma non lo so. In ogni caso dobbiamo guardare in casa nostra, dobbiamo comunque cercare un risultato positivo ma non li sottovaluteremo, hanno dimostrato di valere.

Gonalons giocherà domani? Come va il suo lavoro nel quotidiano?

Volevo farlo giocare a Genova con la Samp, poi in base alle partite che abbiamo avuto ho scelto altre soluzioni. Credo sia arrivato il suo momento, quasi sicuramente domani sarà in campo dal primo minuto. E' cresciuto tantissimo per quanto riguarda i meccanismi e anche su quello che voglio da un centrocampista centrale, sull'aspetto tecnico e di sviluppo, deve dare grande equilibrio alla squadra. Viene da un campionato totalmente diverso, ma sono convinto che ci darà una grande mano e tornerà il giocatore visto a Lione.

Schick e Nainggolan come stanno?

Radja non sarà della partita quasi sicuramente. Ora deciderò se convocarlo, ma con ogni probabilità rimarrà a Roma. Penso di recuperarlo per sabato quasi sicuramente. Ha avuto un fastidio che non è muscolare, è tendineo, dietro la gamba, ha bisogno di sfiammare questo problemino e sicuramente ci riuscirà nei prossimi giorni. Quasi sicuramente domani non ci sarà. Per l'Udinese ci dovrebbe essere. E' inevitabile con i carichi di lavoro e con il nuovo metodo, la mia metodologia di lavoro, qualche problemino ci può essere. Le partite sono state tutte intense, giocate su campi come quello di sabato non ottimali e qualche fatica questo la comporta. Radja mi auguro di poterlo avere con l'Udinese, domani quasi certamente non ci sarà. Su Schick: domenica doveva fare un allenamento di recupero perché aveva caricato tanto in settimana, doveva mettersi un po' a posto. Però parto più dietro con Schick. Mi chiedete sempre se può giocare dal primo minuto e come sta. E' arrivato qui con nemmeno 5 allenamenti fatti con la palla con la Sampdoria. Questo vi fa capire anche la condizione psicologica del ragazzo che è arrivato qui e ha detto di essere pronto a giocare. Non era assolutamente pronto a giocare, lo alleno, lo vedo e so le difficoltà che ha avuto per rimettersi al passo con gli altri. Con questo piccolo fastidio che ha avuto che lo terrà fuori probabilmente in questa gara nelle prossima, mi auguro si possa prima di tutto allenare, oltre che giocare, per tornare in campo nel modo migliore. Anche quando ha giocato ha fatto vedere che non ha una condizione brillante, però è l'unico modo per vedere la condizione reale di un giocatore.

Florenzi è pronto per fare due match consecutivi?

Mi volete far dire la formazione. E' una domanda che mi aspettavo. Florenzi viene da un lungo stop e due partite ravvicinate possono essere un pericolo. Più facile vederlo a partita in corso che dall'inizio o, in proiezione, con l'Udinese sabato. Domani sarebbe un rischio.

Defrel può esordire da centravanti al posto di Dzeko?

E' una soluzione, ma non in questa partita. Porteremo avanti un certo discorso. Visto che ha trovato confidenza con il gol, è arrivato tante volte a calciare ed è in un momento positivo, sicuramente rigiocherà dall'inizio Dzeko.

Schick pensa di utilizzarlo a destra quando sarà pronto?

L'ho provato in tutti gli allenamenti da centravanti come alternativa a Dzeko, soprattutto per un ragionamento sulla condizione perché è meno dispendioso giocare lì che da esterno. E' una valutazione dettata dalla condizione fisica avendo Defrel più fresco e abituato a fare quel ruolo. A partita in corso l'ho messo lì per dargli minuti e anche per farlo vedere, per vedere come stava e se avesse fatto gol che sarebbe stato importante dal punto di vista psicologico. L'ho fatto entrare senza togliere Edin. Può partire in quella posizione lì, magari meno largo, cambiando un pò la posizione e cercando di mettere i giocatori nel miglior modo di esprimere le loro caratteristiche. Può giocare benissimo sia con Dzeko che con Defrel, nel caso dovessi utilizzarlo a partita iniziata. In quel caso può cambiare può cambiare il ruolo del terzino, della mezzala o anche un sistema di gioco. Faccio tante valutazioni per non pensare solo alla mia idea di gioco, ma per cercare di far rendere al meglio i giocatori.

La Roma è forse uscita per molti dalle pretendenti per il titolo. Arrivare al Milan con una striscia positiva di vittorie quando è importante? E' positivo non essere in prima linea in classifica?

Di quello che pensano mi interessa pochissimo, penso al lavoro di campo e sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Mi auguro, lavorando da questa parte, di poter far cambiare idea. Abbiamo disputato 3 partite, mi sembra prematuro, come i discorsi della scorsa conferenza. Non vorrei pensare a Milano perché è un percorso più lungo, pensiamo a domani. Sarà importante vincere per non staccarsi. Avevo parlato già dei 3 punti dal punto di vista psicologico potevano togliere qualcosina, non aver giocato a Genova. L'avevo detto nella conferenza dell'Atletico e infatti si è verificato che tutti sono caduti su questo non pensando che abbiamo una partita in meno. Non è positivo e non corretto per il campionato, però è accaduto ed è difficile recuperarlo adesso.

Allegri ha detto che lo scudetto si vince a 90 punti. Lei è d'accordo?

L'importante è vincerlo, al di là dei punti che si fanno. Ogni volta sento dire che qui sono stati fatti 87 punti, che sono tanti e quello che è stato fatto è davvero importante. Però credo che, al di là del record dei punti, conta arrivare a ottenere qualcosa d'importante. Non so se saranno 90, ma credo che ci si avvicinerà.

Ci saranno tanti tifosi giallorossi a Benevento. Le fa pensare che ci sia entusiasmo per la sua Roma? Si aspetta un cambio di modulo da parte loro?

La passione c'è sempre stata da parte dei tifosi, non per la Roma di Di Francesco, per la Roma. Fa piacere vedere questo calore. Voglio sottolineare che nella partita con l'Atletico Madrid, quando eravamo in difficoltà ho sentito un grande tifo e e grande calore della gente che ci ha sostenuto nel momento di difficoltà. Questo è il vero tifoso, questo è il tifoso della Roma. Mi auguro succeda meno di andare così in difficoltà, ma si sente se la gente ti è vicino e quando la gente è positiva. Questo aspetto di positività nella squadra prevale. Il sistema di gioco del Benevento non lo so. Ala fine sarà importante il nostro atteggiamento. Dobbiamo andare a prendere i 3 punti pressando dall'inizio.

Molti la definiscono integralista, ma lei ha cambiato 3 moduli in una partita. Le dicono di essere Zemaniano, eppure ha preso gol sono in un match. Sta cambiando il suo modo di vedere calcio da quando è a Roma?

Chi lo dice secondo me è poco informato. Mi sta bene tutto, rispetto tutti. Io sono Di Franceschiano. Mi comporto in base a ciò che vedo. Ho la capacità di poter leggere le situazioni e le partite, questo fa la differenza. Al di là del sistema di gioco, io con l'Atletico Madrid non pensavo al mio esordio in Champions, ma solo alla gara e al restare in partita, questo è determinante. Sulla fase difensiva, chi non vede gli allenamenti non si rende conto di ciò che si fa. Io sono molto attento alla fase difensiva, non lavoro solo con i 4 difensori, ma lavoro con il blocco squadra che si deve muovere in modo omogeneo in ogni situazione di gioco. Specialmente quella difensiva, che spesso determina la possibilità di segnare agli avversari. Il Napoli ha fatto 3 gol con il Benevento, non partendo dal basso e costruendo la giocata, ma aggredendo avanti e rubando palla. Non abbiamo fatto gol col Verona, conquistando palla dalla loro rimessa laterale e facendo un'azione diretta in verticale. Il calcio è fatto di fase difensiva e non sono due cose separate. Chi dice che io la sottovaluto fa un grandissimo errore.