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Di Francesco: “Juve più forte ma possiamo colmare il gap. Torno al 4-3-3” – AUDIO – FOTO – VIDEO

LaPresse

Le parole del tecnico alla vigilia del match con il Chievo: "Devo ridare certezze, Zaniolo si gioca il posto da mezzala con Cristante e Pellegrini. Lorenzo dimostrerà il suo valore. Florenzi e Dzeko dal primo minuto"

Redazione

Eusebio Di Francesco torna a incontrare la stampa dopo la sosta per le nazionali che ha fermato il campionato per due settimane. Dopo l'allenamento mattutino, il tecnico ha parlato con i giornalisti a Trigoria, in vista del match di domani con il Chievo Verona. Le sue parole:

"E' un giorno triste sotto ogni punto di vista, è scomparsa una persona cara, una seconda mamma. Sono legato a lei e alla sua famiglia, mi unisco al grande dolore della famiglia Sensi e della sorella Angela. Ho un bellissimo ricordo, ci siamo visto ultimamente a cena. E' una giornata triste per me e tutti i romanisti, lei era una grandissima romanista".

L'anno scorso dopo la sosta un pareggio con l'Atletico e 5 vittorie consecutive. Avete bisogno di carburare o non ci sono analogie alla passata stagione?

Forse è il mio modo di lavorare con il tempo, la metodologia che ci ha portato a non partire forte e a guadagnare con il tempo metri e risultati. Volevamo avere qualche punto in più, è la cosa che determina i giudizi. Siamo in tempo per riprenderci quello che abbiamo lasciato essendo solo alla terza giornata e con tutta la Champions davanti.

Il Chievo ha messo in difficoltà la Juve. Che partita si aspetta?

Hanno fatto anche un ottimo primo tempo con la Fiorentina, anche se il risultato ha detto altro. Il Chievo è abituato a questo campionato, anche con il -3 in classifica, avranno determinazione e desiderio per fare risultato positivo. Noi dobbiamo pensare solo ai 3 punti, è la più delicata di un ciclo di partite importanti e mi può dire e dare tante indicazioni.

Cosa ha dato e cosa ha tolto la sosta?

Non abbiamo potuto lavorare con tutto il gruppo per rimediare alle difficoltà, specialmente sull'applicazione nella pressione e nel lavoro difensivo in cui la squadra non è stata sempre lucida. Abbiamo regalato 2 tempi nelle ultime due. I ragazzi però hanno messo minuti nelle gambe e questo è positivo. Qualcuno ha anche fatto gol e questo darà maggiore carica e voglia di dimostrare il suo valore anche nella Roma.

De Rossi e Florenzi come stanno?

Entrambi recuperati, Florenzi dall'inizio quasi sicuramente. De Rossi devo decidere se giocherà dall'inizio o se toccherà a Nzonzi. Ha saltato un allenamento e mezzo, ha avuto qualche problemino ma ha recuperato.

Sui giovani.

Più che di spensieratezza, ho parlato di entusiasmo e desiderio di approcciarsi alle partite in un certo modo, senza guardarsi troppo intorno vedendo i giudizi. Spesso non aiutiamo i giovani a crescere. Devono avere la possibilità di poter sbagliare per migliorare. Noi abbiamo tanti giovani che faranno partite di grande livello e altre meno. E' la normalità che fa parte di un percorso di crescita. Avendone tanti gli chiedo di giocare con serenità mettendo in campo le loro caratteristiche e preparando la partita mentalmente al meglio.

De Rossi dice che la Juventus viaggia su un altro binario a livello economico ma non in campo. E' d'accordo?

Sono d'accordo, anche se il campo ha detto che la Juve è più forte pure in campo perché ha 9 punti. Dobbiamo essere bravi rimettendo le nostre cose a posto. La Juve non è di un altro pianeta da oggi, vince da diversi anni. Dobbiamo recuperare terreno, possiamo farlo ritrovando determinazione e cattiveria, ciò che ci ha contraddistinto nelle difficoltà l'anno scorso. Spero ci siano pochi momenti così negativi, dobbiamo riprenderci ciò che abbiamo lasciato. Condivido pienamente il pensiero del capitano.

Pensa di tornare al 4-3-3 dopo gli esperimenti? I giovani possono essere risorse?

I giovani sono un'arma a doppio taglio, se ne lanciamo qualcuno e fa male lo bruciamo. Sono valutazioni delicate. Da mezzala si giocano il posto Zaniolo, Pellegrini e Cristante, 3 giovani di cui 2 giocheranno certamente. Hanno le caratteristiche per giocare in un certo modo vicino a Nzonzi o De Rossi. Abbiamo parlato troppo degli esperimenti, fa parte del giochino e mi ci butto dentro. Sono passate 3 partite, abbiamo fatto una partita e mezza abbondante con il 4-3-3. Una giornata un mezzo tempo è stato disastroso o quasi, poi ho cercato di dare quello che non mi è riuscito. L'ho detto che se sarebbe andata male il discorso avrebbe lasciato il tempo che trovava. In questo momento devo ridare certezze alla squadra e quindi torniamo come dice qualcuno all'antico. L'esasperazione piace, io lo faccio in campo quando voglio sottolineare un concetto.

Dzeko, Manolas e Under hanno giocato due partite in nazionale, possono fare la terza consecutiva?

Dzeko ha giocato più tardi rispetto agli altri ed è arrivato in ritardo. E' una valutazione che ho fatto. Ho parlato con i ragazzi, sono tutti motivati e pronti a giocare domani. Possono essere tutti della partita. Questa valutazione la farò poi dopo la partita di Madrid.

Si aspetta di più caratterialmente da un romano attaccato alla Roma come Pellegrini?

E l'essere romano lo aiuta o no? Va aiutato in questo momento in cui non ha fatto benissimo né con noi né in Nazionale. Ha grandi potenzialità, è un grande prospetto per la Roma e per il calcio italiano. Lo conosco bene, il suo valore verrà fuori.

Schick pronto per giocare dall'inizio? Cosa gli chiederà?

Domani giocherà Dzeko e Schick non giocherà dall'inizio. Non gli chiederò nulla quando si scenderà in campo, gli chiedo sempre tanto in allenamento e se dovesse entrare a partita in corso. Ha avuto un problemino alla gamba, ma sta crescendo e sta meglio. Per lo stesso discorso di Lorenzo Pellegrini, è un altro giovane che deve trovare serenità. Quando giochi in certe piazze serve una grande forza caratteriale e Patrik è in crescendo da questo punto di vista.

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