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Di Francesco: “Non c’è tempo per sorridere, dobbiamo crescere in campionato. Dzeko straordinario”

LaPresse

Le parole del tecnico dopo la vittoria contro il CSKA Mosca

Redazione

La Roma sente la musica della Champions e si rialza. Contro il CSKA Mosca finisce 3-0: a segno due volte Dzeko e Cengiz Under. Sospiro di sollievo per Di Francesco, che a fine partita ha parlato della prestazione dei suoi. Ecco le sue parole.

DI FRANCESCO A SKY

Il titolo giornalistico potrebbe essere "Champions: la panacea di tutti i mali". Come si fa a passare in 3 giorni dai fischi agli applausi?

Questa è la mia squadra in questo momento. Alle prime difficoltà con la Spal, dopo un primo tempo buono, siamo andati sotto e abbiamo perso il filo logico del nostro gioco. In questa gara abbiamo fatto cose interessanti, anche soffrendo. Abbiamo preso le misure creando tante situazioni favorevoli.

Dzeko ha messo a segno una doppietta, l'80esimo con la Roma. Cosa si può aggiungere?

Se avesse segnato domenica sarebbe stato ancora meglio. È un giocatore straordinario che quando è nella sua giornata riesce a farsi vedere dalla squadra e a far giocare i propri compagni.

Capello: Secondo me avete vinto ma non mi avete entusiasmato, avete avuto tante difficoltà. Ho visto una squadra un po' lenta. È stata una mia impressione televisiva o c'è qualcosa da migliorare?

C'è sempre da migliorare. In campionato questa squadra non ha avuto mai grande continuità, e a volte le certezze vengono attraverso i risultati e le vittorie. Sul fatto del recupero palla è una cosa solo televisiva. Nel primo tempo abbiamo recuperato 13 palloni nella metà avversaria. Nel secondo tempo abbiamo voluto a tutti i costi il secondo gol, io vedo tante cose positive. Non sempre si possono dominare le partite per 90', ma quando lo fai per tratti di gara è ottimo risultato. C'è da migliorare tanto, sono d'accordo.

Capitolo Dzeko: ho l'impressione che lui preferisca giocare in una squadra esperta. Gli secca fare da balia ai giovani talenti.

La questione può essere anche psicologica. Devo dire che lui è un grandissimo professionista, anche se a volte dà la sensazione che sia svogliato, ma lui è un ragazzo che prepara le partite sempre al meglio. Poi magari capita nella giornata storta e dà la sensazione di essere indolente, ed è vero. Al di là del discorso dei vecchi e dei nuovi, quando c'è con la testa ed entra in partita così determinato... Mi dà la sensazione che preferisca giocare di sera. Se voi guardate le partite di Edin di sera, sono partite differenti. Mi auguro che questa sia la strada da cui ripartire. Quello che ci è successo sabato per me è stato un po' inaspettato sia come prestazione che come atteggiamenti. Ci sono state un po' di cose dietro che non mi sono piaciute, è venuto qualcosa su cui dobbiamo lavorare sempre. Voi sapete che a volte può calare un po' l'attenzione quando si hanno tanti giovani dentro, si può pensare di essere già bravini. Il calcio non ti permette di abbassare mai la guardia.

Quando dice 'qualcosina dietro', ci aiuta a capire?

Non mi è piaciuta come hanno preparato la partita con la Spal per alcuni episodi che so solo io e che dobbiamo sapere noi all'interno, che ho sistemato. Cercherò di far capire a tutti quanti come si preparano le partite. Le partite non si possono preparare 2 ore prima della gara, ma vanno preparate durante la settimana e non si può pensare di arrivare il giorno prima e dire 'Adesso preparo la gara'. Non è così. Questa è stata un po' la sensazione e il mio pensiero nell'ultima partita con la Spal, questo non deve più accadere.

Gol bellissimi...

Anche tante situazioni che abbiamo creato sono state belle, anche se non le abbiamo finalizzate. Dobbiamo essere più bravi a concedere un po' meno, situazioni che l'anno scorso concedevamo pochissimo agli avversari.

Le condizioni di Lorenzo Pellegrini?

L'ho fatto uscire solo precauzionalmente. Era un po' stanco, veniva da una partita lunga. È un ragazzo che spende tante energie, me lo voglio tenere per la prossima e farlo un po' recuperare.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Come si può spiegare una Roma inattaccabile in Champions? Come sta Pellegrini?

Lorenzo è uscito per precauzione, c’è una partita ravvicinata ed è un ragazzo che spende tante energie in campo. Abbiamo tanti giocatori fuori per piccoli infortuni e siamo ridotti all’osso, De Rossi anche ha giocato con gli antidolorifici. Non mi spiego anche io questo rendimento tra Champions e campionato. La reazione c’è stata questa Roma ha dimostrato di esserci e di essere compatta anche nonostante le grandi critiche che ci stanno.

Olsen sta facendo bene.

Per poter vincere le partite un mio amico dice che il portiere para e l’attaccante fa gol. È cresciuto moltissimo grazie anche a Savorani. Ho fatto i complimenti a lui anche l’altra volta perché è un grande lavoratore. Era abituato a lavorare in una squadra che buttava la palla lunga, invece qui ha imparato a giocare anche con i piedi. Può crescere ancora tanto.

Ci sono state delle sorprese nel Cska?

Mi aspettavo questa squadra, sono molto bravi a lavorare con i trequartisti tra le linee. All’inizio ci hanno messo in difficoltà poi abbiamo preso le misure. È una squadra che è giovane, ma ha giocatori di ottima fattura e che ha talento.

È scuro in volto per la sconfitta con la Spal? Oggi c’erano motivazioni maggiori?

La Champions dà grandi stimoli, ma per crescere dobbiamo trattare le partite allo stesso modo. Sono scuro in volto perché non c’è tempo per sorridere, dobbiamo stare sempre sul pezzo perché ci esaltiamo o arrabbiamo con estrema facilità. Domenica c’è un’altra partita e dobbiamo rimanere concentrati.

I primi due gol della Roma con una buona circolazione di palla. È soddisfatto dell’atteggiamento?

Loro avendo una linea di cinque molto piatta dovevamo essere bravi a lavorare tra le linee uscendo fuori. All’inizio ci abbassavamo troppo dandogli la possibilità di assorbirci, poi invece andando a prendere palla tra le linee siamo riusciti a riprendere campo e la partita.

La Roma non sfrutta benissimo le ripartenze. Si sente soddisfatto del girone di Champions?

Dobbiamo ottenere sempre il meglio, ma prima dobbiamo qualificarci. Anche il girone dell’anno scorso era difficile, dobbiamo giocare a Mosca e non sarà semplice. Però vogliamo ottenere il massimo. Le ripartenze? Anche il loro portiere è stato bravo, però abbiamo ribaltato bene l’azione e nel secondo tempo quando volevamo il terzo gol. Questa è la mentalità che mi piace.

La Roma punta di più alla Champions?

Le competizioni vanno trattate allo stesso modo. La Champions dà grandi stimoli e stiamo dando delle risposte veramente importanti. Si vede che la Roma deve cambiare l’allenatore in campionato e tenersi questo per la Champions per fare due cose differenti. Il pensiero di calcio e il desiderio di fare le partite deve esserci anche in campionato per questo noi dobbiamo crescere e trattare le partite allo stesso modo. Dobbiamo maturare. È normale che abbiamo anche tanti ragazzi che devono crescere dal punto di vista mentale, degli atteggiamenti. Abbiamo tanti ragazzi che devono farsi trascinare dagli esempi positivi. Anche queste cose passano dalle sconfitte, è un processo di crescita. Ci teniamo stretti questi risultati in Europa e questo ruolino di marcia in casa, in campionato mi girano perché ne abbiamo perse troppe rispetto a quello che avremmo potuto fare.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Serata perfetta.

L'immagine di Dzeko è significativa, è l'esempio giusto che voglio per tutti gli altri ragazzi. Oggi siamo stati bravi anche nei nostri momenti difficili, quando loro trovavano i giocatori tra le linee con Vlasic che è giocatore molto importante e interessante. Poi siamo stati determinati a recuperare palloni nella metà avversaria, volevamo il terzo gol, mi è piaciuto l'atteggiamento. Poi dobbiamo sempre fare meglio e riportare tutto questo in campionato.

Avete fatto sembrare il CSKA meno forte.

Vincere in Champions non è mai facile, la Roma ha sempre fatto molta fatica anche con squadre meno importanti. Il CSKA è una signora squadra, ha giovani di ottimo talento. Ha vinto col Real, ce lo siamo già dimenticato, ha recuperato 2 gol al Plzen. Al ritorno a Mosca non sarà facile.

Ci sono differenza tra la preparazione a questa partita e a quella contro la Spal?

Forse perché si è giocato di sera, visto che questa squadra esprime il meglio di sera (ride, ndr). Qualcosa non mi era piaciuto nella preparazione della partita, ma rimane lì perché dobbiamo sistemarlo noi nello spogliatoio. Dobbiamo trattare tutte le partite nello stesso modo, sono tutte fondamentali nel nostro cammino. Una sconfitta come quella con la Spal pregiudica un po' tutto e mette in tutto discussione. Dobbiamo dare continuità in quello che facciamo, negli atteggiamenti, su cui non transigo. Poi le partite si possono perdere o vincere.

Ora torna il campionato. Bisognerebbe chiedere di mettere la musica della Champions League.

Forse serve un allenatore per il campionato e uno per la Champions. A volte mi sembra assurdo vedere una preparazione per una gara in questo modo, e poi le altre sembrano meno importanti. Poi anche in conferenza, prima di una gara con la Spal, magari esce fuori 'Con la Spal è facile, fai riposare qualcuno' , poi invece 'Perché hai fatto riposare questo e quello?'. Con la Spal era una partita importante, c'era una formazione importante, facendo riposare qualcuno che aveva fatto la doppia partita in nazionale. A significare che noi vogliamo vincere le partite, non pensare solo alla Champions.

Ora alla ricerca della continuità.

L'avevamo anche trovata. A volte si può perdere, ma non come abbiamo perso con la Spal. Le partite si possono vincere, ci sta anche di fare grandi gare senza vincere come ci è già capitato. A volte con le piccole ci sentiamo bravini, peccando di presunzione. E non va bene.