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Di Francesco: “Ritrovata l’identità, ma voglio più gol dagli attaccanti. Ora il mercato”

LaPresse

Il tecnico: "el primo tempo abbiamo faticato girando troppo palla, nel secondo abbiamo gli abbiamo fatto male. Abbiamo concesso solo l'occasione di Siligardi"

Redazione

Il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco è intervenuto ai microfoni dei giornalisti al termine del match vinto dai giallorossi contro il Parma per 2 a 0.

DI FRANCESCO A DAZN

Importante questa vittoria, cosa si porta a casa oggi?

Abbiamo ritrovato identità. Nel primo tempo abbiamo faticato girando troppo palla, nel secondo abbiamo gli abbiamo fatto male. Abbiamo concesso solo l'occasione di Siligardi.

Poca rapidità ad arrivare in attacco...

Ci può stare, all'inizio non eravamo brillanti poi ci siamo sciolti. Mi aspettavo la partenza così, ho utilizzato gli stessi giocatori in tutta la settimana.

Su Zaniolo.

Deve continuare ad allenarsi, normale fare degli errori. Non è abituato a giocare a certi ritmi, sarebbe stato più logico farlo partire dalla panchina ma non me lo potevo permettere.

Mercato?

Valuteremo, non solo in entrata ma anche in uscita.

DI FRANCESCO A SKY

Tornata l'euforia, chiusura dell'anno solare con il botto. Tre gol al Sassuolo e questa come la definisce?

Abbiamo cominciato a recuperare giocatori importanti, questo ci ha dato forza per cambiare la partita. Sapevo avremmo fatto fatica, hanno soluzioni offensive di grandi gambe ma abbiamo sofferto una sola ripartenza. Nel secondo tempo siamo cresciuti tanto, abbiamo trovato piglio e qualità nelle giocate. Mi è piaciuta in maniera eccelsa.

La fisicità è una componente importante? Il gol di Cristante ha girato la partita...

In questo momento non abbiamo un attaccante come Ronaldo che fa 12-15 gol. Mi piace questo aspetto, ma preferirei qualche gol in più dagli attaccanti che ci farebbe avere qualche punto in più. Sui calci piazzati lavoriamo, ma abbiamo sofferto in quelli contro. Non è detto che avere fisicità significhi far gol, ma la fisicità ci aiuta come oggi con Cristante, che è molto bravo ad attaccare la porta.

Come sta Manolas?

Mi auguro che non sia niente di importante, aveva un problema ad un flessore. Per noi è importante, soprattutto quando difendiamo a campo aperto come oggi che ci permette di rimediare all'altezza in mezzo al campo della linea.

I tuoi ragazzini sono riusciti a togliere quel cielo plumbeo tra tifosi e società? Hanno dato un po' di gioia?

Quando si sceglie una linea verde si sa che si passa tramite partite difficili o meno buone. Zaniolo è un talento, l'ho fatto esordire in Champions a settembre perché vedevo segnali importanti. Oggi al di sotto delle aspettative ma è normale. Mi aspettavo un suo calo, ma ha bisogno anche di questo per capire che bisogna lavorare sempre con grande umiltà e fare una vita adeguata al lavoro. Vedo la crescita di Kluivert, Under... Lo stesso Pellegrini, che è diventato un leader e lo conosco meglio di tanti altri.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Avete rimesso tutto a posto.

Abbiamo dato continuità di prestazioni, in un primo tempo non facile anche perché qualcuno aveva giocato anche l'altra partita. Abbiamo concesso un sola vera occasione, con gli altri che hanno più gamba abbiamo lavorato in maniera ottimale rimanendo alti e corti. Abbiamo migliorato il fraseggio nel secondo tempo dominando anche dal punto di vista del gioco.

Ne sei uscito bene, con esperienza.

E' il lavoro e credere in quello che si fa. Svegliarsi alle 6 invece che alle 7, tutti dobbiamo fare qualcosa in più. Da solo non vado da nessuna parte senza i miei ragazzi e il sostegno generale. E' ovvio che Roma dal punto di vista esterno non ti aiuta tanto ma lo sapevo benissimo, dobbiamo trascinare noi questa gente e riuscire a emozionarla. Io so cos'è Roma e come vive il calcio.

Avete lavorato bene sulle ripartenze.

Sì li abbiamo messi spesso in fuorigioco, leggendo benissimo la palla. Anche con Jesus hanno lavorato tutti insieme, la linea è fondamentale nel modo di giocare. Hanno lavorato nei duelli individuali, nei contrasti e nell'impatto con la palla. E questo è fondamentale.

Si rimediava bene anche agli errori dei compagni.

I difensori devono essere pessimisti, oggi era importante lavorare in preventiva. Loro non cercavano palle raffinate ma la mettavano in avanti per cercare l'uno contro uno.

Hanno capito la lezione i tuoi ragazzi, per cosa serve contro le piccole?

E' una crescita costante. Poter mettere certi giocatori anche in panchina è un grande aiuto perché consigliano anche i giovani, che stanno crescendo tantissimo. Giochicchiano meno ma cominciano a giocare.

C'è anche la partita con l'Entella.

Sempre importante, mai sottovalutare gli avversari.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Ci voleva una conferma dopo il Sassuolo.

Sì, lo avevo detto anche in conferenza. Era fondamentale sbloccare questa partita con una squadra non facile da affrontare. Siamo stati bravi nonostante nel primo tempo eravamo un po’ lenti nel palleggio. La linea difensiva ha lavorato bene cercando il fuorigioco e cercando di rimanere alta. Dovevamo fare la partita e siamo stati bravi a interpretarla al meglio, nel secondo tempo la squadra si è anche sciolta. Avremmo potuto fare anche qualcosa in più.

Su Manolas.

Problema muscolare, al flessore. Adesso starà una settimana a casa e si riposerà, l’auspicio è averlo a disposizione per la prossima gara, è da valutare.

Quanto c’è della crescita del centrocampo in questo ciclo di vittorie? E’ meglio fermarsi o avrebbe preferito continuare a giocare?

Forse avrei preferito continuare a giocare, c’è una sosta però che credo ci faccia bene. Anche a me, staccare un pochino e riprendere le energie giuste perché ne abbiamo veramente consumate tante dal punto di vista mentale. Siamo cresciuti veramente tantissimo, siamo meno sporchi, più puliti, ci muoviamo veramente meglio, oggi Zaniolo non ha fatto una buona prestazione. E’ un ragazzo che fisiologicamente non è abituato a fare tante gare, però avevo bisogno di lui e lo abbiamo sfruttato, poi è entrato Pellegrini e si è mosso bene tra le linee. Avere più giocatori a disposizione è stato un gran vantaggio, in certi momenti ho avuto solo tre centrocampisti di ruolo.

Siete usciti meglio quando avete palleggiato di più.

Lo abbiamo fatto anche il primo tempo, perché quando fai il 63-64% di possesso… La differenza sta nel come si palleggia, eravamo un po’ troppo lenti nel palleggio iniziale. Siamo stati bravi perché non è mai facile sbloccare le partite.

E’ stato un anno quasi magico per Under.

E’ già di livello internazionale perché è arrivato in semifinale di Champions con la Roma, è un giocatore che gioca in Nazionale e ha delle qualità importanti. E’ migliorato tantissimo negli smarcamenti e nella capacità di attaccare la profondità. Questo lo trovi nella continuità e negli atteggiamenti, oltre che nella sua disponibilità e intelligenza calcistica.

Perché Manolas già nel primo tempo aveva chiamato aiuto? Ha rischiato di farsi male?

Questo non lo so, non si capisce mai tanto bene quello che c’è. Lui ha detto che poi ha sentito un fastidio al flessore e ci siamo fermati.

Sul possibile esonero.

Non lo so, non mi interessa. Magari vi cito una canzone, “Eh già” di Vasco Rossi. Sentite le parole, quello è il significato, ho pensato a Vasco e ho fatto così. Sono andato avanti così e sono sereno. Poi c’è una citazione: “I grandi sanno perdonare”, io vado avanti per la mia strada. Mi è già capitata in una situazione del genere in passato, col Sassuolo. Sono rientrato e dovevo pensare a chi mi aveva esonerato? No, per il bene comune non l’ho fatto, vale la pena guardare avanti.