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Di Francesco: “Juve squadra da battere”. Dzeko in lizza per il Pallone d’Oro, Perotti migliora

Il tecnico della Roma a tutto tondo: "Col Napoli gara fondamentale, ma non è uno spareggio. Tornare qui è stata una scelta di cuore". Trigoria: in gruppo anche Karsdorp. Ancora ai box De Rossi, Strootman e Pellegrini

Melania Giovannetti

Roma-Napoli già uno spareggio? Non credo, ma sicuramente sarà una partita fondamentale”, parola di Eusebio Di Francesco. Ospite al Festival del Calcio di Firenze, l’allenatore giallorosso dà il via alla settimana che porta al big match di sabato prossimo tra la sua squadra e quella di Sarri. “Sarà una gara dal sapore particolare - assicura DiFra -, ma la squadra da battere resta la Juventus. Roma e Napoli sono le due squadre che si sono avvicinate di più. La Roma ha cambiato molto, l’allenatore in primis, ma questo non vuol dire che siamo meno competitivi”.

Nella lunga intervista rilasciata a Paolo Condò, il tecnico abruzzese spende vere e proprie parole d’amore per la Roma: “Il destino ha voluto che tornassi nella Capitale. E’ stata una scelta di sentimento, unita al desiderio di tornare ed allenare in una città che mi ha dato tanto, a cui sono molto legato”. Lo scetticismo iniziale della piazza sembra ormai superato: “Se dovessi andare dietro alle chiacchiere farei ancora più errori. Il tempo è fondamentale per trasmettere un’idea di gioco. Ricordiamoci di Sarri e delle difficoltà avute da lui inizialmente, va dato merito a chi lo ha atteso”. A proposito di Sarri e della sfida di sabato contro il suo Napoli: Schick sarà disponibile al massimo per la panchina. "Ho avuto poche possibilità di poterlo allenare, poterlo fare con continuità mi farebbe impazzire - dichiara ridendo Di Francesco - Si vede che ha l’istinto del campione”. Così come Dzeko, che dopo la partita con l’Atletico si era lamentato per la solitudine in attacco: “Lo ribadisco, Edin ha sbagliato - afferma il tecnico della Roma - Dietro ad ogni partita c’è un lavoro e tanti non possono conoscerlo. Siamo partiti con tutte gare difficili e questo magari non trasmette consapevolezza e forza alla tua proposta di gioco. La forza sta nel continuare a credere in quello che si propone. Ad esempio, in una gara in cui Dzeko tocca 2 palloni, per demerito non solo degli altri ma anche suo, deve mettersi a disposizione. La differenza è lì”.

Dopo l’intervento al Festival del Calcio di Firenze, mister Di Francesco è tornato a Roma per dirigere la prima seduta della settimana. A Trigoria il tecnico ha ritrovato in gruppo sia Perotti che Karsdorp: entrambi hanno svolto gran parte dell’allenamento insieme ai compagni, sono abili e arruolati per il Napoli. Schick si è aggregato al gruppo soltanto nel riscaldamento iniziale, mentre sono ancora ai box De Rossi, Strootman e Pellegrini. Insieme alla squadra si è rivisto anche Emerson Palmieri: l’italo-brasiliano ha iniziato l’ultima fase di recupero dall’infortunio al ginocchio e oggi ha iniziato ad allenarsi con la Primavera di De Rossi (al lavoro con la prima squadra fino a mercoledì).

Edin Dzeko è ancora in ritiro con la sua Bosnia, le cui speranze di qualificazione ai prossimi Mondiali in Russia sono ormai minime. Una delusione parzialmente svanita davanti alla notizia di oggi: il centravanti della Roma è stato inserito nella lista dei 30 candidati al Pallone d’Oro 2017. Una grande soddisfazione per il bosniaco: l’ultimo giallorosso nell’élite del calcio mondiale è stato Francesco Totti ben 10 anni fa. Tra due settimane a Londra per Chelsea-Roma ci sarà anche lui, così come tantissimi tifosi giallorossi:il settore ospiti dello Stamford Bridge è già sold out. La sosta sta finendo, la Roma è pronta a tornare.