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Di Francesco: “Vittoria sporca da grande squadra. Dzeko si è preso i compagni sulle spalle”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match vinto contro il Cagliari

Redazione

La Roma soffre, ma alla fine la spunta: nel posticipo della 36esima giornata, i giallorossi battono il Cagliari per 1-0 grazie ad un gol di Cengiz Under e portano a casa 3 punti fondamentali nella corsa Champions. Al termine del match, il tecnico romanista Eusebio Di Francesco ha rilasciato alcune dichiarazioni.

DI FRANCESCO A PREMIUM SPORT

La fatica della semifinale e la pressione del Cagliari hanno complicato la partita.

Avevamo tante situazioni al limite. Anche Manolas aveva un problemino. Capradossi bravissimo a sfruttare l'occasione in un campo difficile. Merito ad un ragazzo che ha sempre lavorato con dedizione.

Manolas e Peres come stanno?

Manolas zoppica e credo sia qualcosa di più della botta. Peres da valutare. Tutti questi viaggi e queste trasferte non aiutano, qui ha sofferto anche la Juve. Il Cagliari ha fatto una grande gara. Siamo stati bravi a portare a casa una vittoria sporca, una vittoria da grande squadra.

Con la Juve giocherete per vincere?

Fa parte del mio modo di pensare. Si può pareggiare, ma non facciamo discorsi "italiani" che non mi piacciono. Cercheremo di portare a casa i 3 punti.

Dove deve crescere la squadra?

Parlo sempre di mentalità. La squadra è cresciuta tanto. Al di là di Capradossi la partita ce l'ha fatta vincere Dzeko che si è preso la squadra sulle spalle. E' un segno di crescita. Ogni tanto siamo ancora superficiali, abbiamo regalato troppo forse per la stanchezza, ma resta il fatto che stiamo crescendo.

La palla a scavalcare la difesa vi ha ancora messo in difficoltà.

Ci sta anche la bravura degli altri. Sulla palla di Farias il terzino e il centrale avevano una lettura facile. Dobbiamo magliorare su quelle palle. Se vuoi essere aggressivo non puoi stare basso, ma quando arrivano certe palle devi essere pronto a scappare.

Immagina una Roma senza Alisson?

No, ma io non faccio il mercato. Lui è cresciuto tantissimo, lavora da libero aggiunto. Ha grande personalità e fa tutto per la squadra e questo è fondamentale. Voglio tanti giocatori che facciano l'orchestra, lui è uno di quelli che lo fanno meglio.

Scudetto meritato per la Juventus?

Se sta li davanti vuol dire che ha fatto qualcosa d'importante. Il Napoli ha un'identità netta in quello che ha espresso, ma la Juve ha la mentalità vincente e i vincenti hanno ragione.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

Stasera il gruppo cosa le ha dimostrato?

Di saper soffrire. Abbiamo raschiato il barile, non eravamo lucidissimi. Era una partita che mi faceva paura, loro volevano rifarsi e salvarsi. Conosco bene le squadre che sono all’ultima spiaggia, andavano al doppio di noi in alcuni momenti. Dzeko è stato un trascinatore nel momento di difficoltà, si è dimostrato il giocatore che al di là dei gol capisce le difficoltà della squadra. È qui che siamo cresciuti, nonostante la prestazione non sia stata all’altezza.

Su Under e Alisson.

Under ha la capacità come Montella di preparare il tiro senza caricarlo. Oggi un colpo di biliardo, è una sua grande qualità. Alisson oltre le qualità, visto che fa parate come i grandi portieri, è di grande personalità: nei confronti del gruppo, gioca da portiere per gli altri. Non gioca per se stesso e fare la parata bella, parla sempre in modo positivo, fa il portiere come piace a me: partecipa al lavoro dei compagni di reparto, è di grande motivazione positiva per la squadra.

Capradossi che prospettive ha?

Dieci giorni fa gli ho detto di allenarsi così perché l’occasione sarebbe arrivata. Ha saputo di giocare mezz’ora prima della gara, ha giocato bene contro due attaccanti fastidiosi come Pavoletti.

Questa maturità è dovuta ad una crescita naturale o l’ha data la campagna europea? Col Liverpool c’era la possibilità di ribaltarla...

Condivido pienamente, potevamo rientrare in partita. L’ho detto ai ragazzi, non ci vuole niente: un rigore dato, un’espulsione… La partita può girare in un certo modo. Mi fa arrabbiare il tempo che si perde a protestare e fare il gioco degli altri: se devi recuperare è inutile protestare o cadere nelle provocazioni, la squadra deve pensare a stare in campo e che si può sempre riaprire. Loro erano in bambola, sarebbero bastati anche tre minuti. Ho preso critiche, anche da chi è seduto lì: ma quelle fatte nel modo giusto costruiscono, e noi siamo stati bravi a costruire. Quando si fanno con educazione e rispetto, la critica ci sta sempre: anche quello è un momento di crescita, per noi e anche per voi.

Schick: che programmi hai? Come vedi la sua prossima stagione?

Ha qualità impressionanti, deve passare attraverso i momenti di difficoltà, in un ambiente non facile. Deve isolarsi, ci è arrivato tardi a capire questo. Ora si mette a disposizione, fa l’esterno con dedizione e a volte con qualità. È più un attaccante, in un 3-4-3 lavora meglio, o nel 4-3-1-2: dev’essere una risorsa e non un problema e credo che lo sia.

Nella prossima stagione ricominci da…?

Hai detto una cosa giusta: nella crescita si passa dagli errori. L’anno prossimo dobbiamo fare meglio in campionato. Gli obiettivi non li faccio io, li fa la società in base al mercato. Io poi li alleno e cerco di tirare fuori il meglio.

Alisson rimane?

Io credo di sì da quello che mi dicono. Di mercato non ne abbiamo parlato, ma anche di me. L’obiettivo è arrivare in Champions, poi parleremo di mercato.

DI FRANCESCO A ROMA TV

"Sapevo che potevamo lasciare qualcosina sul campo, le scorie della Champions si sono sentite anche per poca lucidità. Quando giochi tanto, fai tardi la sera e hai poco tempo per recuperare qualcosa la perdi. Abbiamo vinto una partita sporca, da squadra matura, abbiamo saputo soffrire, Dzeko ha preso in mano la squadra nel voler tenere la palla e aiutare. Questa è la mentalità che mi piace, si è messo a disposizione nel momento di sofferenza".

Anche l'infortunio di Manolas.

Avevamo giocatori non al meglio come El Shaarawy e Pellegrini, ho cercato di sfruttare la fisicità di Gonalons che poteva tornare utile anche da mezzala. Ha la capacità di correre in avanti e aggredire ed è stato un aspetto positivo.

La squadra ti segue.

A Capradossi ho detto di continuarsi ad allenare per farsi trovare pronto. Io oggi non ho avuto dubbi, cambiare e mettere un giocatore che non gioca da centrale non lo ritengo giusto. Ho voluto dare forza e continuità al gruppo.

La grande squadra deve essere brutta, sporca e cattiva.

Non è mai facile vincere queste partite, abbiamo dimostrato grande maturità. Dzeko deve continuare così.

DI FRANCESCO A RAI SPORT

Una vittoria importante che proietta la Roma in Champions League.

Non abbiamo fatto tantissimo per fare male al Cagliari, anche se ero preoccupato delle condizioni fisiche della squadra. Una squadra che vuole crescere vince partite come queste, anche con errori individuali. Abbiamo giocato contro una squadra che lottava con il coltello tra i denti.

Questa squadra poteva fare molto di più in campionato?

Siamo passati attraverso la crescita di tanti giocatori giovani, anche una crescita di mentalità. Dobbiamo trattare le partite allo stesso modo, alcune volte non lo abbiamo fatto. Ma non è facile affrontare le grandi e arrivare in semifinale di Champions. La Champions toglie qualcosa dal punto di vista fisico. Manolas era in dubbio, Peres si stira. Però oggi abbiamo fatto di necessità, virtù.

L'assenza di Manolas è stata decisiva questa sera dal punto di vista della difesa?

Assolutamente no, alla fine abbiamo perso un centrale e abbiamo messo Kolarov centrale che non lo aveva fatto mai in campionato, abbiamo fatto degli errori ingenui. Però bisogna dire che ci sono stati squadre come la Juventus che hanno vinto solo 1 a 0.

Cosa manca a questa squadra per lottare alla pari con la Juventus?

Questo è un ragionamento che faremo quando raggiungeremo la Champions. Sicuramente ci sarà bisogno di fare qualcosina per raggiungere al livello tecnico la Juventus.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

"Siamo stati spesso costretti a perdere tanti duelli in mezzo al campo. Siamo stati poco bravi ad aprire il gioco. Una Roma matura per la prossima stagione? Gli obiettivi per alzare l’asticella li fa la società: l’obiettivo primario è raggiungere la Champions. Gli errori ci hanno fatto crescere: la squadra è maturata. A Cagliari ho visto soffrire tante squadre, tra cui Inter e Juve. Queste sono partite che puoi vincere in maniera sporca. Siamo stati bravi e un pizzico fortunati".