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Di Francesco: “Bravi a non perdere la speranza. Questa Roma mi ricorda la squadra dello scudetto”

Queste le parole del tecnico del Sassuolo Di Francesco al termine di Roma-Sassuolo 1-1: ”Siamo venuti a giocarci la partita, non abbiamo mai perso la speranza.

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Queste le parole del tecnico del Sassuolo Di Francesco al termine di Roma-Sassuolo 1-1: ''Siamo venuti a giocarci la partita, non abbiamo mai perso la speranza. Siamo stati bravi a trovare la rete, rischiando anche qualcosa.Alla fine ho 'osato' con quattro attaccanti in campo. Sono soddisfatto della mia squadra''. Cosi' l'allenatore del Sassuolo Eusebio Di Francesco giudica il pareggio della sua squadra, con gol al 94', all'Olimpico contro la Roma. ''I nostri attaccanti hanno faticato all'inizio - dice ancora Di Francesco -, poi siamo riusciti a trovare la misura giusta per attaccare gli spazi. La Roma? Sono convinto che potra' vincere lo scudetto''. (ANSA)

DI FRANCESCO A SKY

Un punto pesante, all’ultimo minuto…

Per come siamo partiti all’inizio dell’anno, va bene cosi, siamo a 10 punti.

Il Sassuolo è rimasto in partita e nel finale ha pareggiato…

E’ la cosa che ho detto ai ragazzi nell’intervallo, ho detto di giocarcela, è inutile fare barricate, ho giocato offensivo ma sono contento, la Roma è forte e non è stato facile ma ci abbiamo creduto.

Ha perso amici a Roma?

Penso di no, ci sono valori che vanno oltre il calcio.

Hai infoltito la difesa, un attacco buono, bei talenti.

Devo dire che sono tutti giovani, stanno crescendo. Il mio vantaggio è abituare la squadra a giocare sia a 5 che a 3 insomma cambiare ruoli e moduli spesso e in modo corretto.

Sogna anche Lei come Agnelli, un calcio dove il Sassuolo può spendere 15 milioni?

Speriamo, capisco Agnelli, c’è molto differenza tra grandi e piccole. Oggi ho giocato con molti ragazzi che venivano dalla B, ovvio che mi piacerebbe avere giocatori con altro spessore.

DI FRANCESCO SALA STAMPA

 

Dopo Reggio Emilia era avvelenato, cosa è cambiato da li?

Sono cambiati gli atteggiamenti, lo spirito di squadra. Ci affacciamo per la prima volta in A, senza determinate caratteristiche come la compattezza, la Roma ha il Dna dell’allenatore, un ottimo allenatore. Se noi non giochiamo insieme facciamo fatica. Oggi sapevamo che era durissima ma siamo venuti a giocarcela. Bravi e fortunati.

Parallelo tra Roma e Napoli

Il Napoli ha guadagnato un punto con noi, lo abbiamo messo diverse volte in difficoltà. Sono due squadra con una certa qualità di gioco, con giocatori a centrocampo molto forti. La Roma ha un piccolo vantaggio di non giocare le coppe e può arrivare fino alla fine. Ho grandissimo rispetto per questa città e tifoseria, capisco che c’è rammarico, quando perdo mi salutano meglio (ride ndr). Andrebbero fatti i complimenti a questa squadra, perché è venuta a giocarcela.

Giocatori che dimostrano personalità

Cosa non mi era piaciuto era il non crederci, non abbiamo cercato le nostre giocate. Ho chiesto di osare di più, di non avere paura. Se andiamo a valutare è normale che ci sono 6 occasioni per la Roma e 1 per il Sassuolo. Dopo aver trovato l’equilibrio, voglio ridare a questa squadra una fase offensiva, visto che ho avuto un ottimo maestro in questo senso.

Dal primo minuto aveva tutti italiani in campo, come il suo Piacenza

Era solo una combinazione, era successo anche a Genova. Ben venga il made in Italy.

Visto che sei stato a Roma, questa squadra dopo due pareggi qualcosa si può incrinare?

Dipende anche da voi, date forza a questa squadra che sta facendo un campionato straordinario. Nessuno di voi avrebbe immaginato di fare 32 punti su 36, la bellezza è che si è vista identità. Mi sembra di rivedere la squadra che ha vinto lo scudetto, questo mi ha trasmesso, li ho visti molto compatti. È fondamentale in questo ambiente. Ricordo Garcia quando è arrivato, si è schierato dalla parte dei giocatori e questo è stata la sua forza.

Stai facendo le prove per diventare un grandissimo allenatore e tornare qui da tecnico?

Per me la Roma è la Roma. Hanno trovato adesso un ottimo allenatore, mi auguro che possa andare avanti, io sono ambizioso e voglio crescere. Dico sempre ai ragazzi che devono ambire.