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Di Canio ora riconosce la bravura di Mourinho: “È una squadra che ha fame”

Redazione

L'ex attaccante biancoceleste ha commentato il derby vinto dalla Roma: "L’immagine del derby è Zalewski, il ragazzino, che si è shakerato per un bel po' di tempo e poi si è bevuto Felipe Anderson"

Paolo Di Canio, ex calciatore biancoceleste, oggi opinionista di Sky Sport, ha parlato del derby stravinto dai giallorossi nella consueta trasmissione della domenica sera, Sky Calcio Club: "Il derby si estrapola da ogni contesto. La Roma prima di questa aveva fatto 3 partite inguardabili. Vitesse e Udinese fuori casa e sempre con gli olandesi in casa". Inizia così il discorso di Di Canio che ad inizio anno non aveva risparmiato critiche nei confronti di Josè Mourinho: "Questa è una partita a sé, preparata bene. Mourinho ha tolto un giocatore che per tutti deve diventare un crack ma che spesso gioca da solo, porta palla e non gioca con i compagni. Mette invece due trequartisti di qualità, uno raffinato, Pellegrini, l’altro di strappo e di gamba, Mkhitaryan, che danno una forte mano anche ai centrocampisti. La partita dopo 50 secondi è cambiata di tanto soprattutto per una squadra che si basa sul conservare per ripartire, così come fece con l’Atalanta. La sensazione è che la Roma ci sia arrivata con fame e voglia di rimettere in piedi una stagione. Se poi perdi tutte le partite da qui alla fine la gente dimentica il derby, ma questa partita ti può aiutare a fare un ottimo finale di stagione. La Lazio invece avevamo detto prima della partita che aveva più identità e che aveva trovato una sua quadra ma la Roma li ha mangiati. Sono stati undici avvelenati e cattivi, perché si vince così il derby, e ci hanno messo anche la qualità. L'azione del secondo gol di Abraham è bellissima. L’immagine del derby è Zalewski, il ragazzino, che si è shakerato per un bel po' di tempo e poi si è bevuto Felipe Anderson".