(Repubblica/Pinci) Presto per parlare di intesa, prestissimo per nominare i contratti. Solo una stretta di mano. Tom DiBenedetto ha lasciato Roma per una missione, in questo momento, più importante: convincere Franco Baldini a dire “sì” al progetto americano.
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Di Benedetto convince Baldini
(Repubblica/Pinci) Presto per parlare di intesa, prestissimo per nominare i contratti. Solo una stretta di mano. Tom DiBenedetto ha lasciato Roma per una missione, in questo momento, più importante: convincere Franco Baldini a dire “sì” al...
Appuntamento ieri pomeriggio al “Four Seasons” di Firenze, pochi chilometri dalla casa del general manager dell’Inghilterra che, per l’occasione, ha portato anche il figlio. DiBenedetto ha voluto personalmente fare visita al dirigente con cui aveva parlato spesso in passato, per dimostrare il proprio impegno. «Conosce bene il calcio, dunque mi piace moltissimo». Dettaglio che ha colpito non poco Baldini: è bastata una quindicina di minuti, all’americano, per illustrare le linee guida di un piano ambizioso, che lo vedrebbe direttore generale dell’area tecnica, con pieni poteri su squadra e mercato. Baldini ha ascoltato, l’idea gli piace non poco. Sulla strada di un matrimonio che farebbe tutti felici, l’attesa delle firme per la cessione della Roma, «a Boston il 15 aprile», confermano gli avvocati. Ma anche (soprattutto) il contratto che lega l’ex diesse del Real alla nazionale inglese fino al luglio 2012, e blindato da penale milionaria. Difficile scioglierlo. Per questo, il ritorno a Trigoria rischia di slittare di un anno. DiBenedetto potrà aspettare così tanto? Dopo i colloqui con Sabatini (a cui Mr Tom ha fatto i complimenti per l’operazione Pastore) e Montali, manca solo un tassello. In America sono certi di averlo trovato
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