(Ansa) - In campo in nome di Papa Giovanni Paolo II per favorire la tolleranza e il dialogo interreligioso e culturale. L'appuntamento è fissato per il prossimo 31 marzo, quando nella Capitale andrà in scena uno speciale derby tra formazioni costituite da vecchie glorie di Roma e Lazio.
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Derby vecchie glorie Roma-Lazio in nome di Papa Wojtyla
(Ansa) – In campo in nome di Papa Giovanni Paolo II per favorire la tolleranza e il dialogo interreligioso e culturale. L’appuntamento è fissato per il prossimo 31 marzo, quando nella Capitale andrà in scena uno speciale derby tra...
L'evento sportivo, organizzato dalla 'Associazione Opera Karol Wojtylà - che ha una componente cristiana, ebraica e musulmana per testimoniare come la sofferenza umana sia comune a tutti - in collaborazione con il Centro per la Medicina e il Management dello Sport della Sapienza, si terrà presso il Centro Ginnico-Sportivo delle Scuole Centrali Antincendi dei Vigili del Fuoco, con fischio d'inizio alle 9,30 per consentire la partecipazione delle scuole. Le formazioni che si affronteranno in campo saranno composte da alcuni ex giocatori delle squadre capitoline (Wilson, Oddi, Piscedda, Marcolin per la Lazio, Chierico, Di Biagio, Delvecchio e Faccini per la Roma), integrate da atleti, immigrati regolari e rappresentanti del mondo dell'immigrazione. Medici in panchina saranno Ivo Pulcini per i biancocelesti e Ernesto Alicicco per i giallorossi.
Prevista inoltre la partecipazione del tecnico Edy Reja, e dei giocatori Miroslav Klose e Christian Ledesma in qualità di testimonial. Per l'organizzazione dell'evento hanno collaborato attivamente e concesso il patrocinio numerose istituzioni tra cui il Coni, la Federcalcio, e l'Assessorato allo Sport di Roma Capitale. «Ritengo che queste occasioni di incontro e fusione tra culture, provenienze e fedi religiose, siano vitali per far crescere il dialogo tra civiltà che sempre più si confrontano con la globalizzazione e l'internazionalizzazione - il messaggio dell'assessore Luca Pancalli - Roma ha da sempre una vocazione interculturale di accoglienza e di integrazione sociale delle diverse etnie, che ancor più oggi va affiancata con iniziative come questa. Ben vengano manifestazioni in cui lo sport diventa uno strumento al servizio dei valori della solidarietà umana».
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