La Roma porta a casa derby, secondo posto e Champions League tutto in colpo solo, e questo ormai è storia. I festeggiamenti all'interno dello Stadio Olimpico di Totti e compagni con tanto di magliette celebrative e frasi allusive nei confronti di Claudio Lotito altrettanto. Game over, come afferma il capitano. Però, come di consueto, un derby a Roma non dura soltanto 90'. Nei bar, negli uffici e per le strade di tutta la città la schermaglia tra romanisti e laziali continua. Da qualche anno a questa parte si sono aggiunti anche i social network a far da contenitore degli umori e delle battute dei sostenitori più o meno noti. Tra di essi troviamo Vincenzo Morabito, agente Fifa di nota fede laziale che su Facebook non ha perso l'occasione di gettare benzina sul fuoco commentando il gesto di De Rossi in cui alza le due dita medie verso la curva laziale.
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Derby, Morabito (ag. Fifa) contro De Rossi: “Esultanza da povero uomo”
Il procuratore di nota fede laziale non ha mandato giù il boccone del derby perso ed ora su Facebook inveisce contro i gesti di De Rossi, a detta sua provocatori e meritevoli di sanzione
"Se siete schifati ovunque e' solo perche' incarnate tutte le negativita' in ambito sportivo: dopo la coattissima maglia del pupazzo, ecco l'incivile esultanza di quest'altro povero uomo, un bel gestaccio rivolto ad una curva che solo appena pochi giorni fa era stata applaudita da avversari veri, leali e sportivi. Gesto altamente provocatorio che andrebbe sanzionato duramente ma si sa loro sono i tutelati".
Chi è Vincenzo Morabito? Un procuratore della Fifa di dichiarata fede laziale, come abbiamo già detto. Sicuramente ben poco superpartes nonostante l'incarico da lui ricoperto. Non nuovo ad uscite poco consone nei confronti della Roma - sua acerrima nemica in quanto acceso tifoso biancoceleste - va ricordato che il signor Morabito è rimasto alla storia per un fatto che, a posteriori, ha del pittoresco. Ben più di dieci anni fa decise di voler far saltare il trasferimento di Emerson dal Bayer Leverkusen alla Roma. Missione impossibile in quanto il brasiliano non rientrava nel suo parco giocatori, penserete giustamente voi. Ed invece Morabito architettò un'escamotage ben poco lecita, improvvisandosi procuratore del futuro giocatore giallorosso senza ovviamente esserlo. Come immaginabile il suo tentativo non andò in porto. Il vero agente del centrocampista, Gilmar Veloz, fu infatti intervistato da Il Messaggero e lo sbugiardò smentendo tutto: "Non conosco questo Morabito, non so se è grasso o magro, biondo o moro". Insomma, lezioni di stile da chi ne ha ben poco da vendere...
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