(Ansa) - Il ko nella tana del Diavolo sbarra la porta per il Paradiso. La sconfitta contro il Milan, e la vittoria della Lazio in extremis sul Cagliari, allontanano la Roma dal terzo posto.
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Delusione dopo il ko con il Milan, la Champions si allontana
(Ansa) – Il ko nella tana del Diavolo sbarra la porta per il Paradiso. La sconfitta contro il Milan, e la vittoria della Lazio in extremis sul Cagliari, allontanano la Roma dal terzo posto.
Per strappare ai biancocelesti l'ultimo pass utile per la Champions League, infatti, la formazione di Luis Enrique dovrà recuperare 7 punti nelle nove giornate ancora da giocare. Non proprio un gioco da ragazzi se si considera il fatto che a lottare per l'ultimo, ma decisamente ambito, gradino del podio concorrono anche Napoli e Udinese, in classifica avanti di quattro punti rispetto ai giallorossi.
Con la consapevolezza di una qualificazione all'Europa che conta ormai appesa a un filo, la Roma tornerà domani ad allenarsi a Trigoria. Prima di scendere in campo, però, Luis Enrique e giocatori si confronteranno come sempre sulla partita giocata per analizzare gli errori commessi. In particolare, sul primo tempo bocciato dal tecnico nelle dichiarazioni post-gara: «Siamo stati quasi sempre lontani dalla porta avversaria e dovevamo fare meglio nel possesso palla». E invece, prima l'errore di Totti in attacco, poila disattenzione difensiva di Kjaer hanno aperto la porta alla rimonta del Milan firmata Ibrahimovic.
Il capitano e il danese sono i principali bersagli delle critiche sull'11/a sconfitta in campionato, ma se per il centrale il coro è unanime, sul numero 10 la tifoseria si spacca. A scatenare il dibattito è la prestazione sottotono di Totti e, soprattutto, il 'cucchiaio' tentato e fallito a porta spalancata che avrebbe potuto portare la Roma sul 2-0. Una giocata contestata duramente: «Totti è stato il giocatore più forte della nostra storia e nessuno dimentica quello che ha fatto per questi colori, ma il tempo passa per tutti e non può giocare solo per riconoscenza» il punto di vista condiviso dai critici, condito da attacchi («è finito, un rottame» da un lato, «è giunta l'ora di pensare a una Roma senza Totti, è una pagina da girare» dall'altro).
Attacchi cui ormai Totti è abituato e che non lo toccano più di tanto. Il dispiacere piuttosto è per il risultato negativo di San Siro e per una Champions sempre più lontana, mentre la preoccupazione è per i continui problemi fisici con cui fare i conti. La scelta di optare per il 'cucchiaio' al posto di un tiro potente nasce infatti da un fastidio alla gamba sinistra, la stessa che lo aveva costretto a saltare il Genoa. Il problema ha negato a Totti l'appoggio per caricare il tiro, lasciandogli come unica chance quella del colpo sotto a scavalcare Abbiati. La situazione del capitano, assieme a quella di Borini (uscito anche lui per un affaticamento alla coscia sinistra), verrà valutata domani dallo staff medico giallorosso e non è escluso che i due debbano sottoporsi ad esami strumentali per accertare eventuali lesioni.
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