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Delneri torna su Roma-Samp del 2010: “Non volevamo rovinare la festa, ma abbiamo meritato di vincere”

Il tecnico friulano, sulla panchina blucerchiata in quella partita maledetta per i giallorossi, aggiunge: "Ranieri non aveva niente da recriminare, un campionato non è fatto da un solo match"

Redazione

La sfida tra Sampdoria e Roma evoca ricordi pessimi ai tifosi giallorossi. La causa è quel 25 aprile 2010, in cui la porta doriana sembrava stregata e la doppietta di Pazzini distrusse in qualche modo i sogni scudetto della squadra di Ranieri. “Quella sera l’ambiente era molto carico e intenso, tutti aspettavano quella partita che avrebbe potuto consacrare la Roma come campione d’Italia. Non volevamo rovinare la festa, volevamo solo fare festa noi”, ha raccontato Luigi Delneri, allenatore dei blucerchiati in quella partita.

Il tecnico friulano ha parlato a 'gianlucadimarzio.com': “Abbiamo dato il massimo, senza sottovalutare l’avversario. È stata una gara indimenticabile ed emozionante, che ci permetteva di ambire a qualcosa di importante. La Champions mancava da circa vent’anni in casa blucerchiata. Siamo arrivati quarti senza mai perdere una partita in casa, avevamo trovato le dimensioni giuste per la realtà della Samp. La notte dell’Olimpico abbiamo sofferto nel primo tempo. Nel secondo però, come ha detto anche Ranieri, abbiamo fatto il nostro dovere e abbiamo ampiamente meritato di vincere. Gli avversari erano molto delusi, ma è stata una vittoria raggiunta con lavoro, fatica e sacrificio. Correre dietro ai loro grandi giocatori non era per niente facile, ma per vincere quelle partite ci vuole abilità e anche un po’ di fortuna”.

Il saluto con Ranieri a fine gara, poi, Delneri lo ricorda bene: “Naturalmente c’era tanto sconforto da parte loro, ma Claudio non aveva nulla da recriminare sulla partita. Penso che un campionato non sia fatto da un solo match. È chiaro che quella fu una gara chiave, ma in un solo incontro non puoi determinare tutto quello che ha fatto una squadra durante l’anno. La Roma fece un campionato fantastico, una sola partita ne determinò l’esito finale ma non il giudizio sulla stagione. Fu una gara equilibrata e bellissima, perché entrambe le squadre lottavano per qualcosa. Per noi fu un risultato magnifico, ma posso capire lo stato d’animo dell’ambiente giallorosso dopo aver vissuto quel momento”.

Poi il discorso si sposta sull'attualità di Roma e Samp: “Entrambe giocano un calcio offensivo e dinamico, ma lottano per obiettivi diversi. Mi è dispiaciuto per Di Francesco, un allenatore che stimo tanto e che è molto importante per il calcio italiano. Ha trovato delle difficoltà oggettive, e quando le cose vanno male purtroppo si paga. Ora la squadra si trova ad affrontare una situazione non preventivata all’inizio, hanno solo 3 punti. Ci sono però anche tanti club a 6 punti, bastano due partite fatte bene e può arrivare una forte spinta psicologica. Domenica sarà una gara interessante: la Roma ha bisogno di un risultato ma soprattutto di una prestazione positiva, fondamentale per pensare a un futuro migliore. Potrebbe però mancare Dzeko e sarebbe complicato per i giallorossi, perché la Samp vuole ripartire forte dopo il cambio di allenatore”.