Il tecnico della Juventus, Gigi Delneri, ha incontrato i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani sera all'Olimpico di Torino contro la Roma, valevole per i quarti di finale di Coppa Italia.
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Delneri: “Onoreremo al massimo la Coppa Italia. Gioca Storari”
Il tecnico della Juventus, Gigi Delneri, ha incontrato i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani sera all’Olimpico di Torino contro la Roma, valevole per i quarti di finale di Coppa Italia.
Ecco la conferenza stampa integrale a cura della redazione di Tuttojuve.com:
Buongiorno, la Juve ha più da perdere o più da guadagnare da questa partita? "In partite importanti come quella di domani mi sembra sia doveroso da parte nostra dare il massimo per ottenere il massimo del risultato. Ed è quello che farà la Juve domani, perchè è un impegno importante, dà stimolo sicuro ed è chiaro che noi vogliamo onorare in pieno questa Coppa Italia, a prescindere da quello che poi sarà il futuro. Il futuro si vede dopo la partita, non prima. Prima dobbiamo giocare con la Roma. La Roma è una squadra molto importante, sta attraversando un momento di forma importante, e noi vogliamo fare di tutto per poter passare il turno, questa è la nostra intenzione". Per come è messa la classifica e per la questione infortuni pensi che la Roma sia favorita domani? "Noi, come infortuni, stiamo meglio della partita col Bari. Abbiamo a disposizione Iaquinta, abbiamo recuperato Felipe Melo e quindi siamo in condizione di poter disporre di giocatori che per esperienza e per qualità sono importanti per la Juventus". Volevo chiederti come ti regolerai domani con il portiere... "Gioca Storari". La Coppa Italia è la manifestazione di Storari come l'Europa League era quella di Manninger? "Io ho due portieri che si alterneranno in questa competizione ed è giusto che se sta bene Storari giochi Storari, perchè ha dimostrato di essere nel gruppo e di essere sempre a disposizione. E ha dimostrato che non abbiamo nessun problema in relazione ai portieri".
La possibilità che Pazzini vada all'Inter - e poteva essere un obiettivo della Juve - le dispiace in qualche modo? E' chiaro che potrebbe allargare la forbice della potenzialità delle rose tra Inter e Juve, anche in chiave futura... "Queste cose, se devo dire la verità, non è che mi interessino molto. Per la Juve è da luglio che parliamo di mercato e meno male che sta finendo, così ci liberiamo di un bel problema. Più che nostro, è il fatto di avere sempre questa spada ogni giorno nei giornali...'arriva questo, arriva quell'altro'. Poi adesso, in definitiva, sono arrivati in pochi rispetto a quello che hanno scritto. Quindi è un problema che non mi tocca. A me tocca mettere in campo una squadra che sia motivata, che sia vogliosa di far bene, e adoperare i giocatori che ho in questo momento e che ritengo siano importanti per questa Juventus col recupero fisico". E' ancora convinto che questa squadra, senza sostituire Quagliarella, sia la migliore del campionato? "Hai fatto una bella domanda e voglio rispondere. Io credo che i miei giocatori sono i migliori, per me; che è diverso dal dire 'la mia squadra è migliore delle altre'. Per me, i miei giocatori sono i migliori di tutti. Ma lo erano anche quelli della Sampdoria, lo erano quelli dell'Atalanta, lo erano tutti quelli che io ho allenato. Per me sono i migliori. Così anche con la Juve. E penso di non aver detto niente di speciale; si è fatto un parlare non molto consono a quello che io avevo detto. Quindi speriamo che le mie parole vengano riportate papali papali, non riferendo il pensiero su una parola. Non mi ricordo di aver detto che la Juve è migliore; ho detto che i miei giocatori per me sono i migliori di tutti, che è diverso".
Oggi è arrivato Barzagli. Lei lo conosce: lo ha avuto al Chievo e al Palermo. E' un'alternativa solo ai due centrali o è una possibilità anche... "E' un'alternativa ai due centrali. E' uno dei quattro componenti dell'asse centrale di difesa". Quindi non ci sono possibili esperimenti... "Assolutamente".
Volevo solo chiudere la domanda di prima. Quindi se non arrivasse nessun attaccante lei resterebbe deluso o direbbe che può andar bene anche così? "Io dico che se non arriva nessun attaccante la società ha fatto il possibile per portare dei giocatori che potevano ampliare la rosa, e se non ci riusciamo noi andiamo avanti con questa rosa che è di grande qualità e di quantità fisica, recuperando chiaramente gli infortunati. E torno a ripetere anche un altro concetto, tanto per essere chiaro: la Juventus quando ha avuto tutte le sue componenti al massimo delle capacità fisiche - torno a ripetere, scrivete giusto - ha combattuto alla pari con tutte le squadre di vertice della serie A. E quindi io dico che noi siamo competitivi se stiamo bene come tutte le squadre. E dunque io vado avanti con i miei giocatori, nei quali ho grande fiducia, perchè hanno disponibilità, hanno carattere e hanno voglia di fare molto bene nella Juventus". Ma lei non teme che con il mercato d'inverno, con le altre grandi che si sono rafforzate più della Juventus, questo combattere alla pari possa venir meno nel girone di ritorno? "Mah... del poi....(pausa, ndr)...Non posso dirti cosa accade in modo futuristico. Se qualcuno mi dice cosa accade, magari io cambio idea. Io non lo so e penso non lo sappiate neanche voi. Però voi vedete e scrivete quello che accade in futuro, come è normale. Io vedrò cosa accadrà in futuro. Io ho fiducia, personalmente. Poi chi non ha fiducia la prenderà, chi non ha fiducia avrà ragione. Fa parte del mondo del calcio. Siamo sempre qui a smentirci giorno dopo giorno".
Una curiosità: se Salihamidzic è sempre a disposizione, se fa parte della rosa. Che fine ha fatto? "E' un giocatore della Juventus e verrà adoperato se ritengo opportuno adoperarlo o meno. Mi sembra che non ci sia da creare un problema di gruppo, di giocatori della Juventus. L'allenatore chi ritiene possa essere adoperato lo fa giocare, chi ritiene non sia adoperabile starà fuori, come accade in tutto il mondo del calcio e in tutte le squadre di calcio. Lasciateci almeno questa libertà di scelta". Tornando alla partita di domani, volevo sapere se se l'aspetta molto diversa da quella di campionato, al di là del fatto che ci sia una qualificazione in ballo. "La partita con la Roma è importante. Mi aspetto una Roma motivata. Lo scontro Juve-Roma è sempre stato molto intenso, molto motivatore da lato agonistico e tecnico per le due città e per le due tifoserie, nonchè per le due squadre. Quindi sarà nostro impegno giocare con una formazione all'altezzza, che sarà la massima espressione di quello che la Juve può dare adesso. Quindi non ci sarà nessun inserimento che non sia il massimo in questo momento. Perchè vogliamo passare il turno e andare avanti in Coppa Italia, senza esperimenti". Iaquinta ha recuperato. Volevo sapere per gli altri qual è la situazione. In particolare per Toni e per De Ceglie. In prospettiva quando verranno recuperati? "Toni speriamo di recuperalo velocemente. Penso la settimana prossima. Vediamo un po' cosa succede. Per Paolo è un po' più lunga chiaramente, perchè il danno è stato molto più importante. Quindi penso di averlo a disposizione a febbraio, metà febbraio, fine febbraio". Iaquinta è recuperato, ma il suo livello di adoperabilità qual è? "E' a disposizione. Fino a...non lo so. E' a disposizione. Sicuramente non ha i 90 minuti perchè ha lavorato a parte. Però è un ragazzo che ha grande carattere e grande disponibilità, quindi io penso che il limite lo troverà lui, con la sua caratteristica, con la sua forza di volontà. Perchè poi dipende dal singolo: nessuno di noi può dire quanto uno può dare, quanto uno può stare in campo, quanto uno può saltare; dipende dalle situazioni personali. E credo che Vincenzo abbia delle caratteristiche importanti in questo senso".
FONTE tuttojuve.com
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