Delio Rossi: “La Roma si è italianizzata. Luis Enrique fatica a farsi capire. De Rossi più importante di Totti”

“Ho visto il derby, tranne l’ultimo quarto d’ora….” dice Delio Rossi a Radio Radio “Cissè? Ha buona tecnica ma spesso va fuori spartito, quasi anarchico. Non è stata una bella partita ma la Lazio l’ha meritato perché l’ha meglio interpretata. Il derby va giocato come vuole la gente. La maglietta di Osvaldo? E’ stata intempestiva, dopo soli cinque minuti non si fa….”.

Dove può arrivare questa Lazio? “Può ripetere il campionato dell’anno scorso e arrivare quarta o quinta, ma visto il campionato così complesso può anche recitare un ruolo importante. Così come anche la Roma”. Ancora sul campionato “le grandi prima o poi arrivano. La Juve, per esempio, tra poco troveranno l’assetto giusto”.

Poi sulla Roma “Rispetto alle prime partite si è italianizzata molto. L’allenatore ha una sua idea di gioco ma ancora non è riuscito a trasferirla ai giocatori. In Italia, pur tenendo le proprie idee, ti devi adeguare al gioco italiano. Penso che sia a metà del guado”.

Su Pjanic "Piace molto, è un giocatore di qualità, giovane con ampie possibilità di miglioramento. Personalmente lo vedo meno punta di Totti. Ma non ho ancora capito come vuole giocare Luis Enrique. Io giocherei con Lamela o Pjanic trequartista ma con un rombo"

Su De Rossi "Non me ne voglia Totti, ma per me lui è più importante di tutti nella Roma. E' un centrocampista e credo che anche Luis Enrique lo sa. Può giocare davanti alla difesa perchè si abbassa per intelligenza tattica...."

Su Sabatini: "Non ci sentiamo da almeno cinque mesi. Io non lo chiamo per non metterlo in difficoltà, e lui fa lo stesso..."

La Roma è sempre la squadra del futuro? "Sì, la Lazio è più proiettata nell'immediata, la Roma, anche per il cambio di proprietà, per il tecnico nuovo, è programmata per il futuro immediato"