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Del Sol: “Luis Enrique è l'uomo giusto per la Roma, Bojan? Un Campione”

“Luis Enrique ha la giusta personalità. José Angel deve fare prima di tutto il difensore. Bojan ha dimostrato di poter fare la differenza. Per un calciatore spagnolo, la cosa più importante da fare è conformarsi alla mentalità del ‘non...

Redazione

“Luis Enrique ha la giusta personalità. José Angel deve fare prima di tutto il difensore. Bojan ha dimostrato di poter fare la differenza. Per un calciatore spagnolo, la cosa più importante da fare è conformarsi alla mentalità del ‘non mollare mai’ italiano”.

Queste le parole di Luis Del Sol, ex giocatore della Roma tra il 1970 e il 1972 ai microfoni di Buongiorno Calcio. Del Sol – che al momento risiede a Siviglia – si è soffermato soprattutto sulla “rivoluzione spagnola” in atto nella nuova Roma di DiBenedetto, offrendo il suo punto di vista su giocatori e situazioni a lui non nuove, visto che ha speso la carriera facendo il pendolo tra Spagna (Betis e Real Madrid) e Italia (Juventus e Roma). “Mi piace il progetto che la nuova società sta attuando – ha dichiarato Del Sol – e mettendo in mano la squadra a Luis Enrique credo che si toglierà parecchie soddisfazioni. Luis Enrique è un tecnico serio, bravo e giovane, ma al tempo stesso con grande esperienza, visto che ha imparato tanto anche dagli allenatori che ha avuto. Ha grinta e secondo me può fare molto bene. Ha la sufficiente personalità per dirigere una squadra come la Roma”.

 

Una personalità forte insomma, come quella di Francesco Totti. "Di un giocatore come Totti ne ha bisogno sempre ogni squadra. La prova più evidente ce l'abbiamo con Raul che è andato in Germania. Allo Schalke ha fatto bene perché ha qualità, è intraprendente e soprattutto ha grande esperienza".

Gli innesti sono quelli che servivano. “José Angel è un giocatore molto offensivo ma il difensore deve fare prima di tutto il difensore – ha sentenziato l’ex centrocampista giallorosso -. Bojan secondo me è pronto per il campionato italiano: anche se con il Barcellona non ha giocato molti minuti, ha sempre dimostrato di poter fare la differenza pur subentrando a partita in corso. Ha dribbling e velocità”. Storicamente i calciatori spagnoli in Italia non hanno avuto fortuna. Per cambiare la storia, Del Sol crede che i vari José Angel e Bojan dovranno conformarsi alla mentalità del campionato italiano, che resta uno dei più difficili del mondo. “La cosa più difficile che può esserci per un calciatore spagnolo che viene a giocare nel campionato italiano – spiega Del Sol – è sicuramente quella di conformarsi alla mentalità della Serie A dove i giocatori non mollano mai fino alla fine. Restano concentrati sempre per tutti i 90 minuti, fino alla fine. Non danno mai la partita persa fino all'ultimo respiro”.