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De Sisti: “A Udine la Roma non si porterà la vittoria da casa”

"L'assenza di Gervinho per la Roma è pesante! Si tratta di un pezzo da 90. Garcia deve sperare che Iturbe gli faccia una di quelle partite che finora non ha ancora fatto"

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Dopo Roma e Firenze, Giancarlo De Sisti porta nel proprio cuore Udine, la città che lo ha 'ospitato' per una sola, intensa stagione, quella datata 1986/87, tristemente ricordata in Friuli per i -9 punti di penalizzazione che 'Picchio' osò sfidare. Non finì bene sul campo, ma fuori sì, con il tecnico che entrò nel cuore dei tifosi bianconeri che tuttora lo ricordano con stima e affetto. La sfida dell'Epifania tra Roma e Udinese sarà per lui una partita speciale, con il cuore diviso a metà. Analizzandola a 4 giorni dall'appuntamento del 6 gennaio, De Sisti attacca: "Certo che l'assenza di Gervinho per la Roma è pesante! Si tratta di un pezzo da 90. Garcia deve sperare che Iturbe gli faccia una di quelle partite che finora non ha ancora fatto. Comunque la Roma è una bella squadra, sulla carta rimane favorita contro l'Udinese. Ma i bianconeri se la giocheranno, la Roma non creda certo di portarsi la vittoria da casa. La partita sarà aperta" dice De Sisti intervistato da udineseblog.it.

L'arma della Roma è Garcia? "No, perchè io non credo che, per quanto bravo, un allenatore possa fare la differenza. Quella la fanno i giocatori".

Quelli 'in più' della Roma chi sono? "Nainggolan, Manolas e Pjanic sono i più forti. Ma anche De Rossi e Totti, che se sta bene può decidere la partita con una giocata".

Come Di Natale, che però adesso diventerà 'formato casalingo. Giusto gestire così il capitano? "Io Di Natale lo farei sempre giocare, ma è il tecnico che ha il polso della situazione e che sa cosa fare. Un allenatore non è certo autolesionista, cerca sempre il meglio per sè e per la squadra".

Anche Strama è un doppio ex speciale, anche lui è di Roma. Sentirà molto la sfida e vorrà vincere contro il suo ex club: "Non credo pensi alla vittoria per questo, quanto perchè la Roma è la seconda forza del campionato. Stramaccioni vuole fare bella figura, colpire i Pozzo, farsi apprezzare e stimare. Ci tiene al progetto con l'Udinese e credo voglia rimanere in una realtà paradisiaca. Lo posso ben dire: per me dopo Roma, la mia città, e Firenze, che è la mia seconda casa, viene Udine".

Non è così entusiasto Luis Muriel, che sta puntando i piedi per andare via. Cosa ne pensa? "Non mi permetto di dare giudizi, ma credo che la società avrà valutato al meglio la situazione e saprà come comportarsi. Se lui vuole andare, credo lo lasceranno partire, con la formula che riterranno più opportuna. Avranno pesato il suo valore, la forza caratteriale e le possibilità di resa. Certo è che non possono certo pensare che Di Natale sia eterno.."

Ci sono sostituti di Totò? "Nè in Italia nè al mondo. Campioni come lui e Totti sono unici e le società che li hanno se li tengono ben stretti. Totti è il re di Roma, Di Natale ha fatto più di 200 gol a Udine, un fenomeno. Non ci sono più giocatori così".