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De Sanctis: “E’ un primo posto che sentiamo nostro e possiamo tenerlo a lungo”

Morgan De Sanctis ha parlato in esclusiva ai microfoni di SkySport24. Queste le parole del portiere giallorosso all’emittente satellitare:

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Morgan De Sanctis ha parlato in esclusiva ai microfoni di SkySport24.

Queste le parole del portiere giallorosso all'emittente satellitare:

Cosa pensi della Roma al primo posto. Ha le risorse tecniche per mantenerlo?

"È un primo posto che sentiamo nostro e abbiamo le risorse tecniche per tenerlo a lungo. Per parlare di obiettivi è presto aspettiamo magari la fine del girone d’andata per vedere come abbiamo affrontato gli avversari e che situazione c'è. Stiamo lavorando e la verità è che siamo primi e la volontà è quella di non farsi superare da nessuno. Ci stiamo lavorando e ci crediamo e sono convinto che ce la possiamo fare.".

Si avverte la pressione della Juventus, che domenica ha l’occasione di scavalcarvi in caso di vittoria con il Livorno?"

La pressione si sente sicuramente, ma è una pressione sana che ci fa bene".

Sei il portiere meno battuto d’Europa, cosa ne pensi?

"Per me è sicuramente una soddisfazione enorme, ma la vorrei condividere con la squadra“. 

La prossima sfida contro il Cagliari?

"Mi aspetto che la squadra esprima una prestazione importante, come contro il Sassuolo e semplicemente essere più concreti ed ottenere il massimo risultato perché ne abbiamo bisogno per ritornare a vincere e potenziare la nostra classifica"

Sulla Nazionale.

"Ho lasciato la Nazionale a marzo e mi ritengo una persona seria e coerente anche se spesso questo non si evidenzia molto e mi da particolarmente fastidio quando si strumentalizzano certe mie situazioni o certe mie affermazioni. E su questo non transigo. Le voci su un mio possibile ritorno? Mi inorgogliscono visto che quando ho dato l'addio alla Nazionale qualcuno aveva ironizzato. Ma in quel gruppo ero un riferimento importante, non giocavo perchè c'era Buffon ma non è stato facile lasciare la Nazionale"

Perché hai lasciato la Nazionale?

L'ho fatto per motivi familiari e perchè avevo bisogno di dedicare il mio tempo al mio club, valeva a marzo per il Napoli e vale oggi per la Roma. L'auspicio è che i portieri scelti per sostituirmi, Sirigu e Marchetti, che sono amici e colleghi, possano far bene nei club e in Nazionale. Questi ragazzi avranno l'opportunità e l'ambizione di continuare a fare parte del gruppo azzurro, è un discorso che non mi riguarda"

Ma se la chiamata arriva?

"Vediamo allora se vincerà la mia coerenza o qualcos'altro"