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De Sanctis: “Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. Bisogna dare di più”

Le parole del portiere giallorosso al termine del match tra la Roma e lo Spezia

Redazione

Al termine del match di Coppa Italia tra la Roma e lo Spezia, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il portiere giallorosso, Morgan De Sanctis.

DE SANCTIS A ROMA TV

Un risultato inatteso, prestazione brutta.

Non ci possiamo sottrarre dalle nostre responsabilità per quanto successo nei 120 minuti, abbiamo faticato a creare un gioco offensivo, dinamico, brillante che mettesse in difficoltà l’avversario. Col Bate potevamo essere giustificati dal risultato che poteva essere utile e c’era la preoccupazione di difendere e abbiamo creato occasioni. A Napoli si è fatto pochissimo ma ci siamo difesi bene. Oggi anche difesi bene e ordinati, rischiando pochissimo ma continuiamo a non essere brillanti e non metterli in difficoltà. Complimenti a loro ma così non miglioreremo, con rispetto per lo Spezia visti i valori dovevamo fare molto di più.

Cosa c’è alla base di questo momento?

Ho già detto abbastanza. Per me è evidente che da parte di tutti bisogna metterci qualcosina di più come fiducia, dinamicità, freschezza, prendersi le responsabilità non limitandosi al compitino e sforzarsi a fare cose in più per raggiungere i risultati. Offensivamente, e parlo non solo degli attaccanti perché i gol possono arrivare da calcio da fermo e i centrocampisti possono partecipare di più, ma è evidente che ultimamente la squadra fa fatica.

DE SANCTIS IN MIXED ZONE

Fuori da questa competizione…e per gli altri obiettivi?

"Purtroppo per quanto riguarda la Coppa Italia 2015/2016 sì. Ma solo per la Coppa Italia."

Rudi Garcia in dubbio?

"Per quello che mi riguarda ho piena fiducia in Garcia, in tutto quello che fa. Ce l’ho io, ce l’hanno gli altri calciatori, bisogna seguirlo e continuare a credere in quello che fa il tecnico."

Squadra irriconoscibile, cosa succede?

"La squadra, soprattutto da quando abbiamo ricominciato a giocare dopo la sosta, non riesce ad esprimere un gioco offensivo brillante, non riesce a mettere in difficoltà gli avversari. In realtà non subisce nemmeno tanto gli avversari, a parte la gara contro il Barcellona. Nelle altre partite non mi sembra che gli avversari abbiano messo in difficoltà la Roma, è successo qualcosa ma nell’ambito di una gara ci può stare. E’ evidente che nelle ultime 3 partite dal punto di vista offensivo, senza parlare male soltanto degli attaccanti perchè la fase offensiva si fa anche con i difensori quando vanno a saltare sulle palle da fermo o si fanno con la sovrapposizione dei terzini e la partecipazione dei centrocampisti, ma purtroppo non riusciamo a far gol. Come stasera o col Napoli, non riusciamo nemmeno ad andarci vicino, non creiamo i presupposti per andarci vicino con continuità. Tutto questo segna necessariamente le nostre prestazioni."

Problema fisico o psicologico?

"Non credo sia un problema fisico. Dal punto di vista psicologico è evidente che da questa situazione non riusciamo a venirne fuori, probabilmente manca un po’ di fiducia e spavalderia nel cercare un certo tipo di giocate che sono nelle corde dei tanti giocatori che fanno parte di questa rosa. E che sono scesi in campo anche oggi. In alcune situazioni forse non si prova con fiducia la giocata, quindi non si riesce ad essere brillanti e a mettere in difficoltà gli avversari. Che per carità si difendono, sono ordinati e bravi. Va dato atto allo Spezia di aver fatto una gara difensiva e coraggiosa. Ma se consideriamo i 120 minuti di oggi e i valori in campo, non prendersi la responsabilità di dire ‘si poteva fare di più e si doveva fare di più’. Vorrebbe dire prendere in giro le persone e noi non lo vogliamo fare."

Sarebbe salutare cambiare l’allenatore?

"Per ciò che mi riguarda io faccio il calciatore nella Roma da 2 anni e mezzo e ho sempre avuto Garcia, credo fortemente nel suo lavoro. Nelle sue parole quotidiane e nel lavoro sul campo. Per me non ci sono alternative. Il mio sforzo e quello dei miei compagni è indirizzato che da questa situazione si esca e si esca con Garcia."