Morgan De Sanctis oggi non sarà in campo, ma come Spalletti vive la trasferta di Udine con un tuffo al cuore: 8 stagioni in Friuli, la Champions, campionati di alto livello vissuti sempre in lotta con le migliori squadre italiane. Intervistato da Roma TV, il portiere pescarese ha parlato dei suoi trascorsi e anche del match odierno.
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De Sanctis: “A Udine 8 anni intensi. Spalletti sta operando un cambiamento profondo”
Il portiere pescarese dal 1999 al 2007 in Friuli: "Lì sanno fare calcio, ma oggi dobbiamo vincere. Contro il Real non siamo stati cattivi e abbiamo perso due partite. Il mister ci aveva avvertito"
"Nell’Udinese sono stati 8 anni intensi, durante i quali abbiamo raggiunto obiettivi importantissimi mai ripetuti dopo. Peccato non aver vinto trofei, per esempio la Coppa Italia. Anni stupendi, ho giocato con grandissimi campioni e grandi allenatori. È una società che sa fare calcio, tutto funziona bene e si dà a giocatori sconosciuti la possibilità di crescere. La gara sarà complicata, l’Udinese non sta passando un momento difficile. Daranno tutto, vogliono togliersi da una classifica pericolosa ma noi dobbiamo proseguire la striscia positiva, vogliamo ricostruire una classifica ancora più importante. Bella partita che ci deve vedere vittoriosi. Bisogna sempre mettersi a disposizione dell’allenatore tramite professionalità e comportamenti giusti. Quest’anno sono il secondo, Szczesny è un grandissimo talento, va aiutato e bisognava metterlo nelle condizioni di far il suo lavoro. Sta dimostrando il suo valore e forse il merito è anche il mio, l’ho fatto lavorare nelle migliori condizioni. È un portiere completo, sa fare tutto ciò che viene chiesto a un portiere moderno. La sua crescita è repentina, a 26 anni ha più di 300 partite ad alto livello. Bravo nelle uscite, sa stare in porta, bravo coi piedi. Indipendentemente da dove sarà gli auguro tutto il meglio. Mancano 10 partite nelle quali ci giocheremo grandi opportunità. Quello che ci siamo costruiti in precedenza è che non possiamo più sbagliare, dobbiamo fare bottino pieno e sperare che chi sta davanti rallenti. Può succedere, ma dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro. A Udine non sarà facile. Spalletti quello che dice in conferenza ce lo comunica sempre da quando è arrivato. Per me non è mai una sorpresa. Contro il Real, delle possibilità che potevamo avere lo sapevamo già, lui ce l’ha spiegato. Non siamo stati spietati nei due match, ci siamo ritrovati con due sconfitte. Qui c’è un processo di cambiamento molto più ampio di quel che si dice, io sono d’accordo. Lui vuole inculcarlo nelle teste di tutti, non solo dei calciatori".
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