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De Rossi, una tentazione chiamata Real Madrid

(di Alessio Nardo) I problemi, le parole, il mercato. Tutto ciò riguarda Daniele De Rossi, uno degli emblemi e dei simboli della Roma.

Redazione

(di Alessio Nardo) I problemi, le parole, il mercato. Tutto ciò riguarda Daniele De Rossi, uno degli emblemi e dei simboli della Roma. Lo chiamano Capitan Futuro, colui che un giorno (chissà quando…) erediterà la fascia di capitano da Francesco Totti, l’altro Dio giallorosso. Ma davvero ciò accadrà, prima o poi? E’ lecito chiederselo al giorno d’oggi. Già, Danielino non è più intoccabile. O meglio, lui inizia a non ritenersi tale, per tanti e tanti motivi. Tecnici, personali, legati ad un ambiente che non lo ama più alla follia. Nonostante le sue prestazioni siano in chiarissimo calo da almeno due anni, di estimatori (soprattutto all’estero) ne vanta a palate. A cominciare dal Real Madrid di un certo José Mourinho, da sempre ‘fan sfegatato’ del biondo di Ostia.

Il ragazzo, sempre sincero e profondamente onesto davanti ai microfoni, non ha mai negato le sue reali intenzioni. Tra Totti e Aquilani, per citare due suoi ‘fratelli’, egli vorrebbe imitare il percorso agonistico di Francesco, alla Roma dalla culla al bastone, anziché andarsene e lasciare quella che è un po’ la sua famiglia. Daniele ha sempre visto giallorosso, e fin qui non ha mai voluto prendere nemmeno in considerazione l’idea di un addio. Ma negli ultimi tempi qualcosa (forse) è cambiato. Nel fisico, nella testa e nel cuore del giocatore. Roma sa amare e idolatrare i propri beniamini come nessuna piazza al mondo, ma con egual facilità sa scaricare e gettar via da una finestra senza ritegno.

Chiariamo un punto: la piazza romanista è ancora al fianco di De Rossi nella sua stragrande maggioranza. Ma settimana dopo settimana s’infittiscono voci maligne, critiche talvolta esasperate, cose che al ragazzo iniziano a piacer poco. Il suo sfogo post derby è stato forse sottovalutato (“un tempo mi perdonavano tutto, oggi ricevo meno elogi a Roma che in altre parti d’Italia”). La Lupa è sempre nel suo cuore, ma a 28 anni è giunta l’ora delle riflessioni sentimentali e professionali. Daniele propende tuttora per restare, ma sta anche riflettendo sull”eventuale possibilità di lasciare. Il Real Madrid, pronto ad offrire 25 milioni a DiBenedetto) sarebbe l’ideale trampolino di lancio verso un finale di carriera glorioso e imponente. Vincerà la tentazione spagnola o l’amore sconfinato per Roma e la Roma? Staremo a vedere.