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De Rossi tra Inter e Feyenoord: il primo tour de force è da brividi

De Rossi tra Inter e Feyenoord: il primo tour de force è da brividi - immagine 1
Da allenatore per Daniele arriva il primo ciclo terribile. Le scelte per un turn over moderato non mancano, ma l'impressione è che almeno per le prime due sfide ci saranno pochi cambiamenti
Redazione

Sabato l'Inter, giovedì a Rotterdam, domenica il Frosinone e poi ancora il Feyenoord. Daniele De Rossi affronta la prima settimana da top della sua carriera da allenatore dopo averne vissute tante da calciatore. Un poker di sfide complicato da cui dipende buona parte della stagione della Roma dopo i tre successi "facili" con Verona, Salernitana e Cagliari. "Il riscaldamento è finito", ha scherzato lunedì Ranieri. Ora bisogna fare sul serio e De Rossi sta pensando alla gestione di un gruppo che ha recuperato tanti pezzi e che potrebbe rivedere anche Smalling sabato. Almeno tra i convocati. Pochi calcoli dall'inizio, però. Impossibile pensare di farne contro la squadra a paletti più forte della serie A. L'unico cambio previsto potrebbe esserci a centrocampo col rientro di Bove e l'avanzamento di Pellegrini al fianco di Dybala per garantire maggiore solidità contro la corazzata di Inzaghi.

Un cambio potrebbe avvenire anche in difesa dove Huijsen e Llorente si giocano una possibile staffetta considerati i progressi dell'olandese. Poi la gestione del minutaggio, con Renato Sanches e Aouar pronti a intervenire.  De Rossi spera di recuperare per il Feyenoord anche i reduci dalle coppe d'Africa e d'Asia. E quindi Ndicka e Azmoun, che potrebbero risultare utili nella sfida di Frosinone quando a rifiatare dovrebbero essere anche Dybala e Angelino considerato che lo spagnolo viene da un periodo di assenza dai campi.  Nessun riposo previsto per Lukaku, anche per mancanza di alternative. Come detto è previsto anche il ritorno di Smalling, che però sarà graduale e quindi previsto al massimo per la gara contro l'ex Di Francesco. Discorso diverso per la sfida decisiva dell'Olimpico col Feyenoord, ma guardare troppo lontano ora è inutile. Prima c'è da fermare l'Inter, o almeno provare a farlo. E De Rossi, da calciatore, lo ha fatto tante volte.

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