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De Rossi: “Non possiamo lottare per lo scudetto. Serata storta, partita mai iniziata. Juve forte ma la brutta figura resta”

Ecco le parole di Daniele De Rossi ai microfoni di Mediaset, Sky al termine di Juventus-Roma 4-1.

Redazione

Ecco le parole di Daniele De Rossi ai microfoni di Mediaset, Sky al termine di Juventus-Roma 4-1.

 DE ROSSI MEDIASET

Una serata storta

Sì, troppo breve, mai iniziata, non sappiamo neanche che dire, una brutta figura contro una squadra che è più forte, si poteva affrontare diversamente

Considerata la rivalità, c’è del rischio che lascia qualcosa in voi?

Lascia amarezza perché noi ci speravamo di fare risultato nonostante sapevamo benissimo di giocare contro una squadra più forti di noi, per fortuna il campionato non finisce qui, il nostro campionato non lo facciamo sulla Juventus che gioca per il tiutolo, sarebbe un errore pensare di poter vincere lo scudetto con questa squadra, si parla sempre di progetto, ci si deve provare a arrivare

Dove può arrivare la Roma?

Se guardi la partita di oggi non è un buon messaqggio, questa squadra può fare un gran campionato per arrivare tra le prime tre, di sicuro deve arrivare in Europa. Ho sempre avuto le idee sempre chiare, abbiamo beccato l’Inter in un momento non felice e poteva fuorviare, dobbiamo cominciare a fare punti, dobbiamo giocarcela con Milan, Inter, Lazio e Fiorentina

Quale è la differenza grande tra Juve e Roma?

Un organico più forte e una compattezza e una mentalità vincente in ogni partita, anche quando giocano in Champions hanno quella ferocia che noi non abbiamo o abbiamo in parte, come con il Bologna o la Sampdoria. Loro adottano quest’aggressitività in tutte le partite. Stasera si sono viste tante differenze, è un po’ simile al discorso fatto stasera contro la Spagna, i valori alla lunga escono fuori, le squadre più forti vincono.

Non siete collegati tra voi

Facciamo fatica a fare tante cose, non siamo quelli di stasera, dobbiamo incassare un’altra sconfitta e sono convinto che con tanto lavoro possiamo fare un buon campionato anche noi.

Pensate di poter arrivare tra le prime cinque?

E’ quello che dobbiamo fare, voglio credere che questa squadra possa lottare anche per il terzo posto, le altre squadre sono abbastanza equivalenti a noi ma dobbiamo fare i punti perché i punti sono sempre pochi.

DE ROSSI ALLA RAI

Serata storta. Dove finiscono i meriti della Juve e iniziano i vostri demeriti?

"E' un giusto mix di queste due cose. La Juve è più forte, la sconfitta è giusta. Purtroppo sono tante volte che dimostriamo di essere poca cosa, il campionato è lungo è nulla c'è precluso".

La squadra fatica ad apprendere i metodi zemaniani?

"Ci vuole tempo per assimilare un nuovo credo, diverso rispetto all'anno scorso. Col tempo si vedranno i risultati e ogni giocatore si troverà più a suo agio".

Lei e Totti siete i pilastri storici della Roma, c'è bisogno della vostra forza. Senza di voi alcuni giovani potrebbero subire una grande mazzata mentale da questa serata.

"Se guardiamo il calendario siamo alla sesta, sarebbe assurdo buttare tutto all'aria. Questo è un campanello d'allarme importante. E' una dimostrazione palese che non siamo ancora una vera squadra come la Juve. Siamo una realtà diversa dalla Juve, ma spero di riuscire a giocare alla pari con loro. E' per questo che son rimasto, non certo per fare queste figure. Non credo che lotteremo per lo scudetto, ma possiamo fare meglio".

 Questa squadra fa bene la fase offensiva, ma se non impara a difendere si troverà sempre in difficoltà.

"Secondo il mio parere in alcune gare è stato cosi. Con la Samp abbiamo sofferto poco, solo in un'occasione in contropiede. Col Catania e col Bologna è successo. Dobbiamo migliorare tanto in tutte le fasi, l'unica cosa positiva è che c'è ancora tanto tempo per lavorare".

DE ROSSI A SKY

Solo una vittoria sul campo, passo indietro stasera, perchè?

"Erano più forti, sembrava conoscerci alla perfezione. E' entrata subito in partita, da vera squadra di campioni".

Cosa manca?

"Tanto, non ci possiamo attaccare a niente, dobbiamo pensare solo a quello che sarà. Partita negativa, subito il gioco della Juve, in parte solo nel secondo, ma avevano mollato".

Ti ha deluso Zeman?

"Sarebbe da presuntuosi. Mi sta deludendo la Roma, possiamo fare più di questo. Possiamo lottare per il terzo posto".

Non siete in condizione e questo ha fatto la differenza

"Evidentemente abbiamo qualcosa di meno nel fisico, loro sono organizzato, corrono meglio. Noi lavoriamo sodo ma c'è ancora tanto da fare, non so quanto sul fisico ma sul tattico, conoscerci meglio tra di noi".

Cosa dici ai tifosi ora, che obiettivi?

"SI fa del male se si pensa allo scudetto. Io l'ho sempre detto, non possiamo giocare per lo scudetto. Facendo un grande campionato possiamo arrivare tra le prime tre e sarebbe straordinario. Progetto è pluriennale, dobbiamo tribolare, poi potremo lottare".

Che posizione avevi in campo e cosa ti chiede il mister?

"Si, devo rimanere in copertura, ma oggi non abbiamo preso palla oggi. Non è posizione diversa da quella dell'Europeo. Squadra deve migliorare, noi dobbiamo migliorare,poi se la squadra migliora, miglioriamo anche noi singoli. A prescindere da Zeman, il calcio è uno, nessuno se lo inventa. Dobbiamo fare punti. Utopie non sono di questo mondo".

Ci vogliono grandi giocatori per giocare contro Marchisio e Vidal:

"Sono considerazioni che lascio fare a voi, sarei presuntuoso se sindacassi su questo. Io devo giocare per quello che sono, se sono forte devo dimostrarlo. Non siamo all'altezza della Juve ma lo dico da inizio stagione, non è sminuire i compagni. Ci potremo arrivare, ci potremo arrivare. Dire ce siamo da scudetto è farci del male. Spero che questa rabbia la metteremo in campo contro l'Atalanta".

Tu che potevi andare via, dopo questo inizio hai pensato chi te lo ha fatto fare di rimanere?

"Lo faccio sempre, ogni anno. Ragiono su tutto, ma questo non lo dirò mai, chi me lo ha fatto fare. Ho deciso di rimanere, ma non l'ho mai chiesto di andare via. Mai ho pensato chi me lo fa fare. QUalche volta ho pensato di andare via, ma mai pensato che rimanevo e vincevo con 5 giornate di anticipo".