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De Rossi, Ranieri e Nainggolan: incrocio in Serie B a 20 anni dall’esordio di Daniele

De Rossi, Ranieri e Nainggolan: incrocio in Serie B a 20 anni dall’esordio di Daniele - immagine 1
Oggi l'anniversario della prima in Serie A, venerdì la sfida con uno dei suoi mentori con il quale condivide un sogno di mercato sempre a tinte giallorosse

Marco Di Cola

Il 25 gennaio non è, e non sarà mai una data qualunque per i tifosi della Roma. Esattamente 20 anni fa (25 gennaio 2003) faceva il suo esordio in Serie A con la maglia giallorossa Daniele De Rossi. Era la Roma di Totti e Cassano, del tacco di Mancini al derby ma anche l'ultima di Fabio Capello prima della disastrosa stagione 2004/05, quella dei 4 allenatori chiusa a soli 3 punti dal terzultimo posto. Sembra passata una vita. Non era però una prima volta, perché "il primo bacio" a quella maglia che porterà per tutta la sua carriera, Daniele lo aveva già dato due anni prima nel match di Champions League contro l'Anderlecht. Nel frattempo sono cambiate tante cose: presidenti, allenatori, giocatori, capitani ma l'amore viscerale che unisce l'ex capitano e numero 16 ai tifosi della Roma è rimasto intatto nel tempo. Oggi De Rossi siede sulla panchina della Spal, con la quale ha sfiorato un clamoroso ritorno all'Olimpico in Coppa Italia. Ma probabilmente sarebbe stato troppo presto per tutti, lui in primis.

L'incrocio con Ranieri e il sogno comune

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Se ci fosse un macchinario in grado di misurare il tasso di "romanità" di una partita, la sfida di venerdì tra Cagliari e Spal raggiungerebbe senza dubbio il picco massimo. All'Unipol Domus alle 20:30 andrà in scena un duello in panchina tutto a tinte giallorosse tra De Rossi e uno dei suoi mentori, Claudio Ranieri. I due hanno condiviso molti anni insieme, sempre con la Roma nel cuore. Prima uno Scudetto sfiorato, perso in quel maledetto 25 aprile del 2010 contro la Sampdoria. Poi il bis nel 2019, quando Ranieri accettò la panchina giallorossa senza nemmeno guardare cifre e durata del suo contratto. In comune hanno anche una strana e piovosa serata di maggio quando entrambi salutarono in lacrime quella maglia a cui hanno dato tutto. Oggi invece sono accomunati da un altro sogno, questa volta sul mercato, ma la Roma c'entra ancora e per loro due c'entrerà sempre. L'oggetto del desiderio di entrambi ha un nome e un cognome, Radja Nainggolan, anche lui ad un bivio di cuore: tornare nella sua Cagliari o riabbracciare De Rossi, suo amico e compagno di mille battaglie. In un momento storico in cui i fischi (anche se meritati) vengono mal digeriti, in cui per frustrazione ci si strappa quella maglia sacra, personaggi così a Trigoria probabilmente servirebbero ancora.