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De Rossi, quanto ci manchi: il capitano mai così poco in campo dal 2003

LaPresse

Il centrocampista ha messo insieme appena 11 presenze tra campionato e Champions. E’ record negativo da quando è diventato titolare nella Roma

Valerio Salviani

Era stato lo stesso Daniele De Rossi ad avvisarci che questo sarebbe stato un momento chiave della sua vita da calciatore (“E’ l’infortunio più grave della mia carriera”). Dal 28 ottobre, giorno dell’ultima partita che ha giocato (Napoli-Roma), il capitano della Roma non ha più messo piede in campo. Tra campionato e Champions ha collezionato solo 11 presenze, per un totale di 840’. Mai, dalla stagione 2003-04, aveva giocato così poco.

DIFFICOLTA' – Dopo un avvio di stagione da insostituibile, con 8 presenze in 8 partite, De Rossi ha tirato il freno a mano. Prima lo stop per una frattura al piede, poi la cartilagine del ginocchio. Nei 18 anni di carriera da professionista, non era mai stato messo così a dura prova dal suo fisico. Ed è già questo l’anno in cui ha giocato meno da quando è diventato titolare inamovibile, ormai 16 anni fa. Nella scorsa stagione a questo punto aveva totalizzato 16 presenze, ora è fermo a 11 con solo 840’ minuti. L’unico anno in cui ci è andato vicino è il 2012, quando il feeling negativo con Zeman e una squalifica di 3 giornate in campionato dopo un pugno a Mauri nel derby lo portarono a giocare appena 869’, con 13 presenze. Sono state maggiori invece le presenze (14) nel suo primo vero anno in pianta stabile nella rosa, nel 2003, ma più basso il minutaggio.

A PARTE – La luce in fondo al tunnel ancora non si vede e anche oggi De Rossiha continuato il lavoro a parte in palestra. La sua voglia di lottare e aggrapparsi al campo l’ha mostrata sia durante la mini-vacanza, “sacrificata” per curarsi e provare a tornare prima, sia nel pieno del suo infortunio, quando pur di dare il suo contributo è andato in panchina contro il Genoa, per stare vicino ai compagni. Il dolore nel frattempo non sparisce, mentre le sensazioni negative aumentano.

RITIRO? – De Rossi è tra i capitani che hanno meno presenze in questa Serie A. Parlando di ritiro, tempo fa aveva spiegato che il suo non sarebbe stato “trascinato”, ma che se ne sarebbe andato ancora forte e integro fisicamente. Una prospettiva che a questo punto non è più una certezza, tanto che l’ipotesi di un intervento chirurgico non è poi così remota. La sua situazione è valutata giorno per giorno, ma la Roma ha assoluto bisogno di un giocatore con le sue caratteristiche. Nzonzi rischia di giocare con l’Entella la 20esima partita consecutiva e anche Cristante non sembra avere alternative valide.