Daniele De Rossi ha parlato alla stampa. Come consuetudine, durante un raduno in nazionale, uno o più giocatori rispondono alle domande della stampa attraverso una conferenza. Oggi è stato il turno proprio di De Rossi che ha affrontato tutti i temi più attuali, della Roma con il mercato soprattutto in uscita, e della Nazionale riguardo l'amichevole di lusso contro l'Argentina e l'emozionante incontro con il Papa di questa mattina.
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De Rossi: “Perdere Osvaldo sarebbe perdere un gran giocatore e un amico. Io parte integrante della Roma come lei lo è nella mia vita. Il mio futuro? Quando sarà il momento parlerò una volta per tutte”
Daniele De Rossi ha parlato alla stampa.
Queste le sue parole:
Sull'incontro col Papa.
Non ho mai avuto modo di incontrare un Papa prima di stamattina. Mi è sembrata una persona molto semplice, più dei suoi predecessori. E' stata davvero un'esperienza unica. Per quel che riguarda i dilettanti, hanno il succo di questo sport, ovvero la passione, il divertimento che sono le cose più pure che spesso si perdono quando questo sport diventa un lavoro.
Sulla gara di domani.
E' una gara importantissima. E' un'amichevole ma c'è grande attenzione e saremo sotto i riflettori. Anche se la condizione fisica sarà scadente sia per noi che per loro, visto che molti argentini giocano in Europa.
Sul futuro di Osvaldo.
Se Osvaldo va via, perderemo un gran giocatore. E cecche' se ne dica, un bravo ragazzo. Sono decisioni sue e della societa', sono amico di Daniel e sono felice se lui e' felice: non vorrei pero' che nessuno si intromettesse nel mio futuro...
Sul suo futuro.
Per questi due giorni parliamo soltanto di Nazionale, poi parlero' una volta per tutte. Mi possono dire tutto, non che non sono chiaro nelle mie dichiarazioni. Quando sarà il momento parlerò e dirò tutto quello che c'è da dire, come ho sempre fatto.
Sul derby passato.
Io e Antonio ci siamo visti una settimana dopo il derby di Coppa Italia, quella sconfitta brucia, ma bisogna rispettare sempre l'avversario che ha fatto il suo dovere e ha festeggiato con moderazione. Noi avremmo fatto di peggio. Penso che siamo un po' indietro sotto certi aspetti, basti pensare agli insulti ai danni di Pjanic dopo le dichiarazioni sul gol di Lulic. Penso che una conferenza congiunta sarebbe auspicabile. Rispetto ad altri Paesi siamo indietro di 10 anni. Il calcio italiano non è maturo per una conferenza stampa congiunta. In particolare a Roma.
Il tuo rendimento in Nazionale è migliore rispetto a quello nella Roma...
Lo abbiamo detto tante volte: in Nazionale mi trovo benissimo anche per quel che riguarda la posizione in campo e l'ambiente. Ma anche senza Prandelli, con tutto il rispetto, credo di aver fatto dei buoni campionati. Negli ultimi anni credo di aver risentito del calo complessivo della squadra e di non essere stato la palla al piede della Roma.
Sui mondiali.
Italia in Confederations Cup ha dimostrato di essere a livello delle più forti. Abbiamo giocato alla pari con la Spagna e col Brasile. Ci siamo conosciuti meglio, abbiamo capito che clima troveremo. L'Argentina pure ha giocatori troppo forti per non essere messi tra le primissime formazioni.
Sull'addio al calcio giocato di Doni.
Mi spiace, ma continuerà a lavorare nel pallone perché in questo mondo ci sa stare.
Italia-Argentina senza Balotelli e Messi.
Perdiamo due giocatori importanti. Personalmente mi dispiace che non ci sia Messi, era l'occasione per sfidarlo. Spero di avere occasioni in futuro. Sono convinto sarà comunque un grande match.
Sulla violenza nel calcio.
Spero che il messaggio del Papa possa essere un segnale importante per contrastare questi fenomeni. In Italia c'è una cultura vent'anni indietro rispetto agli altri paesi europei. E' un modo di vedere questo sport, che porta a degli eccessi evidenti.
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