(repubblica.it – M. Pinci) - Tre giornate di squalifica europea per Daniele De Rossi. Così la disciplinare della Uefa ha deciso di punire la gomitata del centrocampista della Roma a Srna nel gelo di Donestk
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De Rossi paga la gomitata, squalificato per tre turni
(repubblica.it – M. Pinci) – Tre giornate di squalifica europea per Daniele De Rossi. Così la disciplinare della Uefa ha deciso di punire la gomitata del centrocampista della Roma a Srna nel gelo di Donestk
Con le premesse della vigilia, quasi un sospiro di sollievo, non si trattasse di una macchia scura sulla stagione della Roma e del giocatore. Il fax con i motivi della decisione è arrivato nel primo pomeriggio a Trigoria, dove si temeva una sentenza più dura: almeno da 4 giornate, in caso fossero state pesate la recidività e la "grazia" ricevuta per un fatto analogo nella gara di andata.MEMORIA - La Uefa non ha potuto fare a meno di sanzionare il gesto violento, punendolo però con la pena minima (3 giornate) prevista, che comunque fermerà il giocatore per l'andata della prima fase europea 2011-2012. In questo senso, utile anche il lavoro dei legali della società Crespo e Conte, che nei giorni scorsi avevano inviato una memoria prededuttiva in cui il club ammetteva l'errore del romanista ricordando, però, le provocazioni di Srna confessate anche dal tecnico dello Shakhtar Lucescu. Un prodotto utile per evitare almeno il pugno duro dell'Uefa. Anche per questo, la Roma potrebbe evitare di fare ricorso - valuterà tra oggi e domani con il legale Crespo - anche per non rischiare di peggiorare la situazione di una squalifica che le immagini televisive mostrano come ineccepibile. Una sanzione che certo non peserà sulla stagione della squadra dopo l'addio, a Donetsk, al palcoscenico
europeo. Ma che De Rossi inizierà a "pagare" da subito: pronta la multa, come da codice comportamentale introdotto (rinnovato) di recente a Trigoria. L'entità, stabilita (e non comunicata all'esterno prima di essere ratificata al giocatore) solo dal direttore operativo Montali. PREZZO - De Rossi, però, rischia di scontare la sanzione anche in nazionale, dove il codice etico introdotto con la gestione Prandelli (e già sperimentato da Cassano) potrebbe costargli l'esclusione dalla convocazione per il match del 25 marzo in Slovenia. "Parlerò con lui", ha assicurato il ct da tempo. Intanto, il centrocampista giallorosso ha già dovuto fare i conti, nei fatti, con il processo del suo pubblico: critiche durissime, qualcuno è arrivato persino a chiederne la cessione. Ferite per chi come lui sente di aver dato tutto se stesso alla Roma: "Prima gli attacchi venivano dal Nord, adesso vengono da casa mia". Pensieri che qualcuno ha voluto - con troppo anticipo, forse - associare a un possibile desiderio di cambiare aria a fine stagione. Ipotesi per ora non certo presa in considerazione dall'uomo De Rossi (lo ha assicurato anche il padre, ieri) né della nuova proprietà, che a breve acquisterà la Roma e non ha nessuna intenzione di presentarsi con una cessione tanto pesante. Resta, però, il contratto in scadenza nel giugno del prossimo anno. Da rinnovare subito per non bissare il caso Mexes, rischiando tra 12 mesi un addio ancora più doloroso.RINVIO - Oggi, la controllante della Roma ha confermato quella che, sin qui, era circolata come indiscrezione, anche se più che attendibile: la scadenza dell'esclusiva concessa al gruppo americano slitta a fine mese. "Compagnia Italpetroli - si legge in una nota - comunica che, nella giornata del 16 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione di Roma 2000 S. r. l. ha deliberato l'estensione del termine dell'esclusiva negoziale con DiBenedetto AS Roma LLC fino al 30 marzo 2011". Intanto, dopo aver ricevuto i documenti con i commenti della banca (compiutamente negli States arriveranno nelle prossime ore, ma i legali dello studio Tonucci li hanno già analizzati tra ieri e oggi), DiBenedetto e soci si preparano ad ospitare intorno a metà della prossima settimana - verosimilmente giovedì - gli uomini di Unicredit a New York per sancire con una stretta di mano il passaggio di consegne della società. Poi, prima del 30 marzo, il brindisi definitivo nella capitale, per consegnare al mondo l'immagine ufficiale del nuovo sbarco americano a Roma. JUAN RESTA, DONI PUNTA FIRENZE - Intanto, prende corpo la Roma del futuro: dopo le conferme di Cassetti e Perrotta (a ore annunciati i rinnovi per 12 mesi), anche Juan si lega, almeno nelle intenzioni, dopo le indiscrezioni che da San Paolo lo volevano vicino al Corinthians: "Ho ancora due anni di contratto con la Roma - ricorda il centrale di Rio - e non c'è niente al momento che mi faccia pensare di non rispettare questo accordo. L'unica cosa a cui penso è aiutare la Roma a raggiungere i suoi obiettivi". Discorso chiuso. Tutto da vivere, invece, quello che riguarda la corsa al quarto posto. Domenica la prima di tre tappe (Firenze, Juve all'Olimpico e Udine) che daranno la misura degli obiettivi romanisti. Lo sa bene Doni: "Contro la Fiorentina sarà una partita molto difficile, è un momento in cui bisogna raggiungere i primi in classifica. Dovremo affrontarla come abbiamo affrontato il derby". Il portiere, tornato titolare indiscusso tra i pali della Roma con l'arrivo di Montella, promuove il neo tecnico: "Stiamo lavorando tutto il giorno sia sulla parte fisica che tecnica, in più parliamo molto, per la parte psicologica: con Montella abbiamo fatto un grande salto anche sotto questo aspetto. Non mi aspettavo diventasse subito allenatore, pensavo giocasse ancora un po', ma è bravo e intelligente".
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