(di Mirko Porcari) - La storia è sempre la stessa: un nome e mille voci. È plausibile riassumere in questo modo l'epopea recente di Daniele De Rossi: calciatore in ombra con un contratto multimilionario invischiato nei meandri dei rumors di calciomercato. In realtà dietro c'è un mondo intricatissimo, fatto di mugugni e silenzi perentori che alimentano la voglia tutta italiana di vederlo volare via. Destinazione? Inghilterra o Francia non fa differenza, l'importante è che si possano coprire pagine e pagine con inchiostro dai toni funerei.
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De Rossi, Londra e il mercato “made in Italy”
(di Mirko Porcari) – La storia è sempre la stessa: un nome e mille voci.
«È a Londra per Mancini». De Rossi non gioca perché squalificato ed ecco che si fanno sotto i maestri della cessione: la Roma, tra alti e bassi, sta piano piano cercando un equilibrio nella propria fragilità, il rettangolo verde regala sei punti ed uno zero nella casella “reti subite” ma l'avvicinarsi del mercato di riparazione “impone” di rivolgere i riflettori sugli spostamenti personali del centrocampista; che sia vacanza o distrazione poco importa, il viaggio in terra britannica ha solleticato la fantasia di chi parla di incontri segreti e possibili accordi: un film già visto, insomma, che ci riporta indietro di alcuni mesi, quando molti quotidiani italiani tifavano per un addio mentre i tabloid britannici raramente si soffermavano sull'eventualità di un approdo in Premier.
L'argomento De Rossi è da sempre marginale nelle colonne dei giornali d'oltremanica: anche oggi, quando in molti si interrogano sul triangolo formato da Capitan Futuro, Londra ed i Rolling Stones, la stampa inglese non azzarda possibili cambiamenti nella vicenda del calciatore, concentrandosi su obiettivi più realistici quali Willian dello Shaktar Donetsk o Loic Remy del Marsiglia.
Solamente il «Daily Star» parla di un approccio nel mercato di riparazione: la presenza di Daniele (secondo il tabloid) sulle tribune dello Stamford Bridge per la partita tra il Chelsea e il Manchester City, sarebbe la conferma di colloqui che vanno avanti con la dirigenza dei Citizens. Anche qui, però, è tutto da verificare.
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