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De Rossi: “La fascia da capitano una grande responsabilità”. Totti: “Abbiamo camminato insieme”

LaPresse

Il capitano del presente e del passato si incontrano sul palco del Colosseo

Redazione

Di capitano in capitano. L'erede designato da sempre di Francesco Totti è Daniele De Rossi, che è salito sul palco per raccontare i suoi momenti con il capitano e protagonista della biografia "Un Capitano"

Ecco le sue parole.

"C'erano tanti giocatori affascinanti quando sono arrivato io, c'era Batistuta... Lui lo guardavo in maniera particolare, poi è diventato un compagno, un amico. (Interviene Totti: "Anche perché pensavo pure male..."). All'inizio era un sogno, ero vicino ad uno che faceva quello che avrei voluto fare io.

A Totti: ti ricordi la prima volta che hai notato Daniele?

Daniele già si notava quando era in Primavera. Già si parlava di lui, di altri giocatori con grandi prospettive. Lui era sopra le righe, si parlava di più degli altri. Già si vedeva che aveva un grande futuro, da capitano. Ha fatto quello che ho fatto io, mi ha aiutato a camminare insieme.

La fascia da capitano.

Era lui il mio successore, abbiamo camminato insieme tanti anni.

De Rossi: "È stata un'eredità pesantissima. Ogni partita urlano 'un capitano, c'è solo un capitano', mi giro e non è per me. È una responsabilità, io non cerco di essere quello che è lui per noi romanisti, sarebbe impossibile. Devo essere me stesso, onorando quello che ha fatto lui, essere l'emblema del romanismo si può anche senza fare 300 gol".

Totti: "A me dispiace, oggi il capitano è lui. Quando andiamo fuori mi chiamano 'capitano', lui è sempre stato capitan futuro".

Daniele, cosa ha lasciato Francesco Totti nello spogliatoio?

Interviene Totti: niente, ho portato via tutto, anche i calzini.