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De Rossi, Gasparri: “Una vergogna, questi sono dei marziani. Prenderemo posizione in Senato”

LaPresse

Il senatore del PdL ha usato parole forti nei confronti della società: "Sono indignato, spero che l'Olimpico dica a Pallotta quello che si merita"

Redazione

L'addio di Daniele De Rossi ha colpito in maniera molto forte davvero tutto l'ambiente romanista. Dai compagni agli ex, fino a tifosi comuni e vip: "Sono indignato, ho grande rabbia con Pallotta per come ha trattato De Rossi. E' una vergogna, spero che l'Olimpico dica a Pallotta quello che si merita, civilmente ma sonoramente". Maurizio Gasparri ha usato parole decisamente dure nei confronti della società giallorossa. Il senatore PdL, intervenuto nel programma 'Lavori in Corso' su Radio Radio, ha poi rivelato che ci saranno anche delle azioni concrete all'interno di Palazzo Madama. "Abbiamo deciso di riunire i Roma Club degli organi costituzionali mercoledì alle 17, per valutare che posizione prendere con la società. Ci sono infatti dei Roma Club costituiti al Senato, così come alla Camera, e ci lavorano dei tifosi della Roma. Ne fanno parte parlamentari ma anche impiegati. Faremo una riunione per decidere in che forma prendere la nostra posizione. Noi vinciamo poco ma ai romanisti ci teniamo - chiosa Gasparri -, abbiamo un senso delle nostre radici. Ci sono stati dei campioni, ma ai romani e romanisti ci teniamo".

Il senatore ha poi continuato: "Pallotta ha consentito a Spalletti di gestire la vicenda Totti, ma ora la responsabilità è la sua.Roma sarà contenta quando lui non sarà più il presidente della Roma. Credo che chiunque se lo debba augurare, che vadano via questi marziani. C'è la volontà di fare lo stadio e può essere anche giusto, ma se voi ricordate il progetto iniziale c'erano tre grattacieli. Si vedeva di tutto, ma non c'era il ponte di accesso e io feci la battuta 'Ma il campo ce l'hanno messo?'. Si sapeva che le vie di accesso fossero insufficienti. Era un progetto sproporzionato, infatti uno dei grattacieli è poi scomparso. Noi siamo romanisti al di là del bene e del male, c'eravamo prima di Pallotta e ci saremo anche dopo".