Ecco l'intervista integrale a Daniele De Rossi ospite al programma "Il Senso della vita" fatta da Paolo Bonolis su Canale 5.
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De Rossi: “Gaia è il mio senso della vita. Non penso ad andar via perché sono tifoso della Roma”
Ecco l’intervista integrale a Daniele De Rossi ospite al programma “Il Senso della vita” fatta da Paolo Bonolis su Canale 5.
A 19 anni giocavi già nella Roma e nella nazionale. Ti sentivi già un predestinato?Sì a 19 anni si. Avevo capito che potevo fare qullo che stao facendo adesso, cioè che la mia passione poteva diventare anche il mio lavoro earrivare dove sono oggi. Prima no, non avevo quella fame e quella convinzione che ero così bravo e fortunato per arrivare a quei risultati che ho ottenuto.
Per un ragazzo così giovane,travolto dal successo e dalla ricchezza che arrivano addosso, come si fa a rimanere così saldo?Tanto saldo non ci rimani, ma Devi rimanere legato a determinate persone dalle quali non puoi prescindere, come i genitori, qualche amico, la famiglia che ti vai a trovare, ma qualche piccola esaltazione c'è.
Qualcuno dice che tu sul campo non sei più lo stesso da quando due anni fa è successo un fatto traumatico nella tua vita, da quello che è stato definito dagli inquirenti un regolamento di contiNon credo che sia sceso così il rendimento, ma certo sono cose che alla lunga ti porti dentro. Non puoi pensare al cento per cento al calcio quando ormai dentro casa non si parlava di altro, è stato un fatto che ha travolto circa dieci famiglie e soprattutto quella della mia ex moglie.In quel momento eri su tutti i giornali. E' stata una cosa molto dura.
Due mesi dopo segnasti in nazionale una doppietta e la dedicasti alla memoria di tuo suocero. Ci fu sdegno e coro di polemiche anche se a me mi sembrò un modo di proteggere tua moglie in un momento così delicatoIo non sono riuscito a capirlo quello sdegno. Altre volte magari ho sbagliato, esagerando con alcune dichiarazioni ma lì no. Io non facevo finta di non capire il suo passato, ma una sola piccola dedica non vedo cosa c’entrava il male alla popolazione.
Un gesto che rifaresti? Sì
A distanza di poco tempo finisce la storia con tua moglie, a solo 25 anniUn’altra cosa difficiel da mandare giù, ma poi si supera. All'epoca fu molto tosta, io sono riservato e non vedevo il motivo di parlarne in maniera pubblica, e lì uscì fuori e dovevo capire come farlo sapere. Però siamo rimasti in buoni rapporti, dopo tre anni siamo maturati, soprattutto quando viviamo insieme pochi momenti con Gaia.
Ti è mai capitato di rifiutare qualcosa, magari un trasferimento ad un’altra squadra, in nome di Gaia?No finora no, sarebbe molto romantico, ma finora no. E’ un pensiero corrente il fatto che dovessi andare lontano e quindi portarmela a casa sarebbe più difficile. Io non sono andato via perché sono tifoso di questa squadra
Tu hai parlato contro la Tessera del TifosoQuando parlai della tessera del Tifoso non era giusta, ma era un modo di far capire che non era giusto ghettizzare e schedare tutti i tifosi del mondo solo per un centinaio esauriti. Feci questa dichiarazione e se uno l’andasse a risentire non era così terribile. Però, certo, ero un giocatore della nazionale e quindi…
Il rigore che hai battuto in finale. Che ricordi di quei momenti?Mi ricordo tutto. Ricordo la strada dal centrocampo al dischetto di rigore. Ho pensato a mille cose e non riesco a capire ome ho fatto. L’ansia aumentava, ma ero straconvinto di segnare, non so perché. Ho pensato molto a come stavano i miei, a come potevamo stare tesi visto che erano stati tirati in ballo per quella gomitata contro gli americani.
Qual è il senso della vita?Non riesco a dare una risposta particolare. Poi quando ci ho riflettuto a lungo ho visto che qualsiasi risposta portava a lei, a Gaia, mia figlia. In questo caso è giusto, è il mio senso della vita, è il motivo per il qaule devo essere calmo e fare il giusto, e continuare a vivere la vita con lei. Quando smetterò e si spengeranno i riflettori, pensare di vivere ancora la sua vita, magari diventando nonno.
Questa è stata un'intervista personale ad una personaggio che raramente permette di farlo. Grazie per la fiducia che mia hai datoGrazie a te!
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