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De Rossi (AUDIO): “A calcio si gioca anche senza Luis Enrique. La società deve investire in maniera pesante”

Questa l’intervista integrale, parola per parola, con audio di Daniele De Rossi rilasciata a Roma Channel dopo la partita Chievo-Roma 0-0.

Redazione

Questa l'intervista integrale, parola per parola, con audio di Daniele De Rossi rilasciata a Roma Channel dopo la partita Chievo-Roma 0-0.

 

E' cresciuto un po' di rammarico per questa stagione hai detto: “Se avessimo giocato il campionato con l'intensità di oggi ci sarebbero stati più punti in classifica”

Rammarico perchè basterebbe qualche punto in più per essere in piena corsa Champions non Coppa Uefa. Stai lì dopo un'annata non positiva, dove hai perso tantissime volte, ti ritrovi a tre punti dal posto Champions che un obiettivo insperato prima dell'inizio del campionato e questo è il rammarico perchè con due tre pareggi in più, con un pizzico di cattiveria e scaltrezza tante partite le avevi pareggiate, invece questa è una squadra giovane, proprio come nascita, è nata quest'anno ad agosto e tante volte c'è la voglia di voler vincere di voler giocare a tutti i costi, ultima in ordine di tempo è Roma-Fiorentina

Mandare via il tecnico è buttare all'aria il progetto?Sarebbe dover ricominciare, buttare tutto all'aria spero di no. Sapete quanto sono legato a questo allenatore, quanto mi trovi bene, ma a calcio si gioca anche senza Luis Enrique, come siamo passati sopra all'addio di Spalletti che secondo me è un altro grande e a tutti gli allenatori che sono passati qui. Buttare all'aria tutto no, perchè poi spetterebbe alla società rimpiazzarlo, ma io sto parlando per assurdo. Penso che sia stato un bel gesto della società nel confermagli la fiducia. Uno perchè non è una cosa molto italiana quella di dare tutto questo tempo e avere tutta questa pazienza nei confronti dell'allenatore, due perchè non è assolutamente tutta colpa sua, avrà fatto i suoi sbagli, perchè sarebbe strano e assurdo che lui sia l'unico che non ha sbagliato, ha sbagliato lui, ho sbagliato io, abbiamo sbagliati tutti quanti, però c'è da pensarci un po' di meno e vedere qual'è il bene della Roma. Gli unici che non hanno sbagliato quest'anno sono i tifosi, altre volte non dico che gli abbiamo criticati, ma gli abbiamo chiesto un po' di pazienza, mentre quest'anno non gli si può dire nulla e il prossimo anno meritano quello che poi alla fine crediamo tutti. Perchè alla fine il lavoro c'è stato, l'impegno c'è stato non ho mai visto una squadra che non si sia impegnata in campo, ho visto una squadra disattenta e fragile ma mai una squadra che levava il piede o che non voleva dimostrare e voleva fare.

Ferguson i primi anni di Machester partì male poi è diventato uno dei più grandi tecnici, qui in Italia è molto complesso?Questo può essere un buon esempio, una cosa che potrebbe far ben sperare, uno dei più grandi di sempre è partito anche lui zoppicando e abbiamo visto come ha reagito la società del Machester United che oltre a dargli fiducia ha investito in maniera pesante in tutti questi anni senza mai fermarsi, senza avere un picco e l'anno dopo assestarsi, insomma ha sempre fatto degli investimenti mirati e sono sicuro che sarà quello che farà la società, lo spero vivamente. Siamo tutti qui per questo per vedere una grande Roma. Ripeto io un anno così lo avevo messo in preventivo, no che lo accettavo, o che sia contento o che avevo tirato i remi in barca chissà quando, ma adesso basta.

Qual'è è stato il vero problema di quest'anno?Sono stati tanti e non neanche bello che io dica quali sono stati i problemi o dire chi è stato il maggior responsabile. Ci sono state tante piccole cause di questo andamento altalenante. E' una squadra che si è dimostrata un po' fragile sopratutto nelle circostanza importanti, nelle partite in cui dovevi fare il salto di qualità. Questo potrebbe essere, sembra una bestemmia dirlo, un anno di prova e di esperienza, ma è comunque un anno di Roma ed è una bestemmia dirlo, però forse l'esperienza che ci mancava l'abbiamo fatta e che quest'anno si potrà lavorare con gli stessi giocatori o con altri giocatori, ma con la consapevolezza che qualche volta un pareggio può essere un punto non da buttare e con tante piccole scaltrezze in più.