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De Grandis: “Luis Enrique comportamento da integralista islamico. Il derby è senza favoriti”

Stefano De Grandis, opinionista Sky, si è espresso in merito ai codici etici adottati dall’Italia e dalla Roma, con una chiosa sul derby:

Redazione

Stefano De Grandis, opinionista Sky, si è espresso in merito ai codici etici adottati dall'Italia e dalla Roma, con una chiosa sul derby:

"Sono d'accordo fino a un certo punto con i codici etici. Quello adottato da Prandelli mi è piaciuto, ma si sta esagerando: se un giocatore, come Cassano anni fa, esce dal campo buttando la maglia e facendo le corna all'arbitro, è giusto che vada censurato, perché rappresenta l'Italia in Nazionale. L'espulsione di Osvaldo con l'Atalanta mi sembra un'esagerazione: non ci si deve accanire come censori. Per Luis Enrique il discorso è ancor più particolare: mettere in tribuna De Rossi per tre minuti di ritardo è un'azione alla Tafazzi, cioé prendere una bottiglia e scagliarsela con violenza al di sotto della cintura... Nessun giocatore della Roma chiederà mai la testa di De Rossi: si possono dare indicazioni alla squadra senza essere integralisti islamici".

Sul derby: "La Lazio ha molti infortunati. Non manca nessun perno della squadra, ma mancano giocatori comunque importanti: non ci sono terzini a disposizione in questo momento. La Roma soffre i molti squalificati, e la diversa classifica, con la responsabilità di giocare in casa e doversi rifare del derby d'andata, le addossa maggiori pressioni. Per queste ragioni non vedo una favorita nella stracittadina".

(calciomercato.it)