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De Biase: “Luìs Enrique alla Roma? Ormai in Serie A allena chiunque…”

Gianni De Biase, ex allenatore dell’Udinese con esperienze anche in Spagna, è intervenuto ai microfoni di “A Tutto Campo” su RadioIES. Queste le sue parole.

Redazione

Gianni De Biase, ex allenatore dell'Udinese con esperienze anche in Spagna, è intervenuto ai microfoni di “A Tutto Campo” su RadioIES. Queste le sue parole.

Sulla scelta di Luis Enrique: “Provo un misto di grande perplessità e curiosità. Quello di Sabatini è un azzardo interessante. Bisognerà capire in che modo un allenatore che non ha mai allenato una squadra di prima categoria, possa farlo qui in Italia. Però ritengo Sabatini uno dei più bravi nel suo campo, e mi fido delle sue scelte. E' vero però che la piazza di Roma è una piazza che pretende molto e chiede molto, anche se poi restituisce tutto. Bisogna capire quanto Luis Enrique potrà trasferire le sue idee, e quanto i giocatori lo seguiranno, e quanto tempo avrà per farlo. Però ho l'idea che intorno a lui ci sia una botte di ferro".

Sui nuovi allenatori: "Sembra quasi che oggi avere meno esperienza, sia meglio che averne. Si va avanti sull'onda lunga di quanto ha fatto Guardiola. Io sono stato sia in Spagna che in Italia, e vorrei far capire che non è così facile portare quel gioco qui. In Spagna si gioca un calcio, dove non è che ci sono meno pippe, ma dove si cerca il gioco invece dell'esasperato tatticismo".

Su Bojan: "Dovrà inserirsi subito nell'ambiente romano, con annessi e connessi di una piazza e una struttura diversa da quella del Barcellona. Soprattutto in un calcio diverso da quello spagnolo, con difese più accorte. Ma sulla qualità del giocatore io non pongo dubbi, certo che è difficile staccare un giocatore così dal suo ambiente. Roma può essere deleteria per chi non è estroverso. Bisognerà capire chi è Krkic ora che metterà un piede fuori di casa".

Anche lei ha detto no all'Inter? "Si, tre volte. (ride, ndr). Ho grande esperienza, mi pesa molto non essere cercato ora, io che ho sempre raggiunto gli obiettivi che mi chiedevano. Sono davvero frustrato. Si guarda più l'immagine, che gli obiettivi conseguiti. A volte si dovrebbero fare delle considerazioni tra i piazzamenti raggiunti e la squadra a disposizione. Oggi allena in serie A chi non ha mai fatto “una mazza”.