Danilo, la Roma e il “day after”…

(di Mirko Porcari) - Roma, il ?day after?. Ritrovare Danilo dopo tanto tempo ? davvero un tuffo al cuore: il dramma sportivo si ? consumato inesorabile sul suo volto, un pomeriggio lungo due anni che ha intaccato la corazza del tifoso guerriero, lasciando pezzi di passione tra le corsie del Grande Raccordo Anulare.

?Ma non era mejo se uscivamo con l'Inter...??L'amara constatazione che si veste da supplica retorica: ? il saluto ad una stagione vissuta come una Via Crucis, fatta di tappe strazianti e isterismi collettivi.

Barba incolta, sguardo assente, la foto di Danilo ? quella di tutto il popolo romanista: spalle larghe e scorza coriacea non sono servite a parare i colpi di una vergogna inimmaginabile, l'appendice perfetta nel biennale libro degli orrori redatto con cura dalle parti di Trigoria.

?C'ho provato...Ad un certo punto ci credevo pure, pensa che scemo...? La scarsa riserva di ottimismo, nascosta nell'iperuranio giallorosso di Danilo, era legata pi? all'amore per la Roma che agli eventi del recente passato: la solita tensione del pre-gara affogata nell'illusione della decima Coppa Italia, un primo tempo scandito dal contachilometri della macchina in un Grande Raccordo Anulare incredibilmente libero, il colpo di testa di Destro a ricordare che la Roma era scesa in campo.

Quindici minuti per rientrare a casa, l'impatto confortante con la televisione: c'? Totti in primo piano - ?buon segno? - per aggrapparsi agli schemi di un destino sempre meno favorevole, ma i 45 minuti di nulla certificano la fine di tutto. Pochi clacson, per fortuna, per una domenica che per Danilo si ? chiusa cos? come era cominciata: ?Mejo se uscivamo con l'Inter...?