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Danilo e l'erede di Mexes

(di Mirko Porcari) – “Ehh…lo sapevo”. La lettura del mercoledì aveva dato la conferma ai pensieri di un anno:

Redazione

(di Mirko Porcari) - "Ehh...lo sapevo". La lettura del mercoledì aveva dato la conferma ai pensieri di un anno:

i giornali si affrettavano a riportare indiscrezioni e futuri alternativi per Philippe Mexes, difensore in scadenza di contratto in procinto di dire addio alla Roma. Danilo si era alzato dal tavolino, il periodo era quello che era e notizie come questa lo rendevano più ansioso del solito. "Io ve l'avevo detto che se ne sarebbe andato, al Milan poi...mamma mia". Gli amici annuivano, da mesi ascoltavano le sue profezie sulla Roma di domani e Mexes non era mai contemplato nelle formazioni che Danilo proponeva. Stavolta aveva ragione, articoli su articoli ne davano prova. "E adesso Danì?". Marco era stato cauto, la domanda avrebbe potuto scatenare un vero e proprio fiume di parole, conosocevano tutti l'abilità oratoria di Danilo quando si trattava di Roma. "Adesso, mi dici...Adesso ci vorrebbe qualcuno bello tosto...". Gli obiettivi erano stati svelati: gli esperti parlavano di gente come Britos, Canini, Astori e Subotic, nomi dallo scarso appeal che riportavano Danilo indietro nel tempo. "Ma questi chi sò???" Sottolineava i nomi con il dito indice, scandendone le lettere..."A Danì, guarda se non fanno tornà Benedetti...". La battuta proveniva da dietro al bancone, impegnato nella farcitura dei cornetti Andrea aveva suscitato l'ilarità di tutti. Danilo si era fermato un momento, forse per riflettere. "Benedetti...Silvano Benedetti...". Aveva ancora negli occhi il gol all'Inter in un favoloso 4-1, roba di millenni fa..."Il difensore più bravo del mondo, ti menava e poi ti chiedeva scusa...Un signore". Si, un signore che alla Roma si era trovato quasi per caso, dopo l'exploit con il Torino. "Certo, che coppia con Comi...". da Juan-Mexes a Comi-Benedetti, dal Rinascimento al Medioevo..."E poi era lento...quanto era lento..." Danilo si era messo le mani in testa, non era certo la progressione il punto di forza del biondo difensore..."Andrè, stasera non me fai dormì...". Era serio, nell'impossibilità cronologica dell'ipotesi il futuro non lo faceva stare tranquillo..."Damme un cornetto va...E un cappuccino". Per Danilo c'erano da affogare i cattivi pensieri...