news as roma

Danilo e la casa all'Olgiata

(di Mirko Porcari) – “Ci penso io, non ti preoccupare, conosco benissimo la zona…”.

Redazione

(di Mirko Porcari) - “Ci penso io, non ti preoccupare, conosco benissimo la zona…”.

Danilo se l’era immaginata così la scena: De la Pena e Luis Enrique, tra uno schema e l’altro, avevano trovato il tempo per parlare di questioni più “materiali”. Il “Cicerone” spagnolo, passato per caso tra le file laziali, si era improvvisato mediatore dando fondo a tutta la sua esperienza di romano “adottato”: “Bello tutto, bella la città, forte la squadra, ma io dove vado ad abitare?”. Perplessità, dubbi, interrogativi legittimi per chi mirava ad un biennio (almeno) fuori da Barcellona e dalla vita di sempre. “Aò, casa all’Olgiata…” Danilo aveva lasciato in sospeso quell’affermazione: al bar c’era meno gente del solito, tra ferie e giornate di sole erano in pochi a mantenere le abitudini invernali. “Ma quell’altro lo sa dove sta Trigoria?”. Riferendosi al “piccolo Buddha”, Mario il barista aveva sollevato una questione che poteva rivelarsi fondamentale…”Bella domanda…” Sperava, Danilo, che De la Pena non avesse confuso il Fulvio Bernardini con Formello.

“Vieni, vieni Luis” Ivan ed il connazionale studiavano Roma con un Tuttocittà del 2002:Stai tranquillo, per andare agli allenamenti basta prendere il Raccordo, tanto vai verso fuori, di mattina non trovi traffico perché tutti si dirigono al centro…”. Gli piaceva la zona, tanto verde e spazi per vivere bene con la famiglia: se poi c’era mezzo raccordo da attraversare, bè…Ivan ne sapeva più di lui e se gli aveva assicurato il massimo della tranquillità non c’era altro da fare che fidarsi… La calma piatta della mattina aveva regalato a Danilo la foto dei due amici a confronto, un pezzo di nuova storia romanista iniziava in un modo un po’ “strano”: “Del resto chi sono io per giudicare, se questi se vonno fa cento chilometri al giorno…liberissimi…” Aveva archiviato così la notizia, accartocciando il giornale su cui venivano spiegati i dettagli del blitz capitolino di Luis Enrique. Era decisamente tempo per un caffè…