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Danilo e il credito illimitato

(di Mirko Porcari) – Una notte insonne. L’ennesima. L’ottobrata romana aveva portato cattivi pensieri e Danilo non sapeva come affrontare concretamente la situazione:

Redazione

(di Mirko Porcari) – Una notte insonne. L’ennesima. L’ottobrata romana aveva portato cattivi pensieri e Danilo non sapeva come affrontare concretamente la situazione:

negli ultimi mesi le aveva provate tutte, cercando di guardare il lato positivo di ogni circostanza era riuscito a dipingersi sul volto un sorriso tirato, una maschera degna delle migliori rappresentazioni teatrali.

 

Il giorno dopo la sconfitta con il Milan era tremendamente uguale a quelli post-Genoa e post-Lazio, uno stillicidio di titoli giornalistici e commenti pesanti come macigni: “Danì, ma ce stai a capì qualcosa tu?” Nonostante il pessimismo che lo caratterizzava, al bar era sempre considerato un punto di riferimento: il suo spirito analitico, la sua capacità di vedere le ombre nel buio, ne facevano una colonna portante di tutte le discussioni sulla Roma.

“Fiducia” la parola, accompagnata dagli “ohh” dei suo amici, era rimasta sospesa nell’aria per qualche secondo: seppur solamente mormorata, aveva dipinto benissimo tutta la bellezza del colpo di scena. Nello sconforto generale, il pensare positivo di Danilo suonava come qualcosa di inaspettato. “Fiducia” lo aveva ripetuto, un concetto condensato in una parola che iniziava ad entrare nel vocabolario comune di tutti i tifosi romanisti. Danilo aveva carpito la sorpresa suscitata dal suo pensiero ma si era ripromesso di dare credito al progetto della nuova società: “Avete presente le carte di credito dei ricchi?” Gli amici lo guardavano con malcelata curiosità, era difficile capire cosa gli passasse per la testa.

“Quelle di platino, d’oro…” Sembrava una metafora calzante, la difficoltà era nel renderla fruibile a tutti.Quelle con il credito illimitato no?” Illimitato…Fino a che c’erano i soldi…O, nel caso della Roma, fino a che la pazienza e la fiducia non avessero terminato una riserva che sembrava senza fondo…

Era dura, dopo una gara come quella contro il Milan, provare a spiegare la sua filosofia: “Vabbè, fiducia e basta, forse è meglio…” Fiducia…E un caffè per ripartire.