Nel futuro societario del Cagliari c'è l'potesi di co-gestione tra Massimo Cellino e il gruppo americano interessato al Club e allo stadio. Almeno sino alla conclusione vera e propria della trattativa che porterà all'addio definitivo del patron rossoblù che ha guidato il club negli ultimi ventidue anni. Una fase di transizione, insomma, necessaria per poter mettere poi le mani sul volante.
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Dan Meis architetto, ma anche rappresentante del Fondo americano che vuole il Cagliari
Nel futuro societario del Cagliari c’è l’potesi di co-gestione tra Massimo Cellino e il gruppo americano interessato al Club e allo stadio.
Lo ha detto l'emissario italiano del Fondo di investimento a stelle e strisce, Luca Silvestrone, al termine dell'incontro di questo pomeriggio con i rappresentanti del Comune di Cagliari durato poco più di un'ora. Le trattative per l'acquisto della società sono partite ufficialmente con l'incontro tra Dan Meis, archistar, ma anche rappresentante del Fondo americano e lo stesso Silvestrone da una parte e il legale di Cellino, l'avvocato Giuseppe Accardi. «È emersa la volontà da parte della società di cedere, il legale era a stretto contatto telefonico con il presidente - ha spiegato Silvestrone - possiamo dire che la strada ora sia in discesa. La stessa trattativa ora è alla luce del sole: dovremmo sentirci quotidianamente per arrivare alla conclusione. Questa mattina abbiamo visto l'asset della società con tutte le proprietà: ora Meis riferirà al Fondo ciò che ha visto».
Non ci sono, però, ancora tempi certi. E per il momento non si sa nulla di nuovo sul Fondo statunitense. «Mi sembra che la presenza di Meis sia significativa: un segnale molto preciso, una garanzia sulla serietà dell'operazione», ha concluso Silvestrone. (ANSA)
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