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Dall’Inghilterra: Mourinho tra i preferiti del PSG per sostituire Pochettino

Dall’Inghilterra: Mourinho tra i preferiti del PSG per sostituire Pochettino - immagine 1

Lo Special One è considerato perfetto per cambiare la mentalità del club e per vincere in Europa

Redazione

Il futuro di Josè Mourinho non sembra così fortemente ancorato a Roma come poteva sembrare nelle scorse settimane. Secondo il portale britannico Telegraph infatti, il PSG starebbe pensando proprio a lui per sostituire Mauricio Pochettino. L'idea di portare lo Special One sotto la Torre Eiffel, è nata in particolare dopo l'ingaggio di Luis Campos come direttore sportivo del club francese. Il dirigente e l'allenatore hanno lavorato a stretto contatto al Real Madrid, quando fu proprio Mourinho a volerlo come osservatore, proponendolo poi anche quando sedeva sulle panchine di Manchester United e Tottenham. L'interesse dei parigini però non è limitato a questa stretta conoscenza tra i due: lo Special One, dopo aver vinto la Conference League al primo anno a Roma, è considerato perfetto per cercare finalmente di alzare la Champions League e cambiare la mentalità del club. Il portoghese non è però l'unico nome nella lista, gli altri allenatori papabili sono Cristophe Galtier (allenatore del Nizza) e Marcelo Gallardo (allenatore del River Plate).

Mou, l'amore per Roma e l'amaro sapore della sconfitta

"Era molto più facile quando, per esempio, ero al Chelsea. Schioccavo le dita e il giorno dopo il giocatore era lì", queste alcune delle parole che ieri lo Special One ha rilasciato all'Università di Lisbona. Una frase passata sotto traccia ma che con l'improvviso interessamento del PSG nei suoi confronti, risuonano nella testa dei tifosi giallorossi perché il club parigino è proprio il tipo di club che potrebbe permettere a Mourinho di "schioccare le dita" e avere a disposizione nuovi giocatori. Questo nuovo progetto, con molti più ostacoli nel percorso rispetto agli altri vissuti in passato, non sta però stretto allo Special One che si è detto innamorato della piazza: "Posso dire che mi piace essere a Roma. Ovviamente non mi piace quando perdo, e perdo lì più spesso che altrove. Ma lo amo e lo amo perché loro mi amano. Mi piace perché ho instaurato un rapporto di grande empatia con chi è dentro e fuori il club". A queste parole ha poi fatto seguito un riferimento al proprio futuro che dovrebbe far dormire sonni tranquilli alla piazza romanista: "Finora tutto ciò che mi hanno promesso è stato fatto. Spero che negli altri due anni in cui avrò un contratto, le promesse continueranno ad essere mantenute per andare nella direzione dell'evoluzione. Non nella direzione dei titoli, del vincere questo o quello, ma nella direzione di rendere la Roma un club più grande e avvicinarla a chi vince più spesso in Italia".