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Dalla papera al derby allo Spezia: un anno da Pau..ra Lopez. E Mirante scalpita

LaPresse

Il 26 gennaio 2020 lo spagnolo comprometteva un Roma-Lazio con una papera che ha condizionato il suo cammino in giallorosso. Per il futuro si guarda in Serie A

Francesco Balzani

Un anno esatto vissuto con più paura che certezze. Il 26 gennaio del 2020 all’Olimpico si gioca il derby di Roma. L’Olimpico è quasi gremito e la paura del Covid è lontana. La Roma di Fonseca gioca una buona partita e si porta in vantaggio con Dzeko. Poi arriva quello che in un derby non t’aspetti mai, o meglio non ti auguri. Pau Lopez, il portiere più caro della storia giallorossa, entra nella storia della stracittadina dall’ingresso sbagliato. Al minuto 35 Cristante di testa colpisce a campanile, la palla è destinata a uscire ma lo spagnolo prima la tiene in gioco colpendola di pugno poi prova a smanacciare la sfera che si stava infilando in porta, tentativo goffo che lascia il pallone a un metro dalla porta e sul piede di Acerbi che incredulo mette in rete il regalo. Mister 26 milioni Pau ha gli occhi sgranati di chi sa di averla combinata grossa. La partita finisce in pareggio e da quel momento in poi sia la Roma sia il portiere entrano in una crisi intensa: tre sconfitte di fila con Sassuolo, Bologna e Atalanta. Anche nell’ultima vittoria prima del lockdown (il 3-4 di Cagliari) l’ex Betis si mostra non all’altezza.

Anno nuovo, storia vecchia: i numeri da paura di Pau

In estate le strade sembrano dividersi poi, più per mancanza di occasioni che fiducia, si decide di andare avanti. Nel frattempo però i guanti titolari passano ad Antonio Mirante. Il portiere italiano inizia bene, poi pure lui finisce dietro la lavagna dopo le amnesie con Napoli ed Atalanta. L’altalena si ripete ma si continua ad ondeggiare a bassa quota. Pau Lopez, infatti, continua a non ricevere offerte adeguate nemmeno nel mercato invernale e in campo si mostra ancora una volta caotico e confusionario. La doppia sfida con lo Spezia certifica il nuovo fallimento: in coppa Italia per l’espulsione ammazza qualificazione, in campionato per la papera che per poco non fa saltare la panchina di Fonseca. In mezzo pure le polemiche per la difesa ad oltranza dell’ormai ex team manager Gombar tra storie Instagram e proteste all’interno dello spogliatoio. Nessuna scusa social, invece, ai tifosi. Il recupero di Mirante dall’infortunio muscolare rimette Antonio in pole per una porta che non trova pace dall’addio doloroso di Alisson. I numeri sono impietosi per entrambi. Pau Lopez ha incassato 13 gol in 9 partite di campionato (media 1,4) mentre sono 19 in 11 quelli beccati da Mirante (media 1,7) che ha però affrontato Juve, Milan, Napoli e Atalanta. Mentre lo spagnolo, tra le big, ha avuto a che fare solo con Inter e Lazio. Il totale in questo girone d’andata racconta di 32 gol subiti. Nessuno ha fatto di peggio tra le prime dieci in classifica in serie A.

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Da Silvestri a Musso: le idee per il futuro

Un problema quello del portiere che Pinto dovrà risolvere da qui a giugno. Il dirigente portoghese avrebbe voluto dare una mano a Fonseca già in questa finestra invernale ma Pau Lopez ha rifiutato le proposte di prestito arrivate da Francia e Inghilterra convinto di potersi giocare ancora le sue carte in giallorosso. In estate non verrà commesso lo stesso sbaglio. I primi nomi sul taccuino sono quelli di Marco Silvestri del Verona e Pierluigi Gollini dell’Atalanta ma a Tiago Pinto piace molto anche Musso dell’Udinese. L’argentino è tra i migliori per rendimento del campionato ed è nel mirino di Inter e Arsenal. Operazioni da costi e prospettive diverse. Silvestri va verso i 30 anni ed ha un cartellino da 7-8 milioni. Pinto potrebbe provare in queste ore lo scambio col Verona proponendo proprio Lopez, ma resta una fantasia destinata a morire sul nascere. Più alto il prezzo per gli altri due (26 anni) che va ben oltre i 15 milioni. Considerata la quasi certa minusvalenza di Pau Lopez in estate è più probabile che la Roma non decida di investire una fortuna.