Qualsiasi cosa accadrà, la Roma sarà la squadra con cui Edin Dzeko avrà giocato più partite e fatto più gol. E Roma sarà la città in cui avrà scoperto le gioie della paternità perché a Roma sono nati Una, Dani e Dalia. La primogenita festeggia oggi i suoi primi 5 anni, si chiama come un fiume a cui mamma e papà sono molto legati ed è romanista nell’anima come il resto della famiglia, in particolare il fratello Dani, che non perde occasione per uscire di casa con la maglia numero 9 giallorossa. Se Dzeko fosse andato via sarebbero stati loro e la moglie Amra a soffrirne di più, come già in passato quando c’era stata l’ipotesi di una cessione. Stavolta però è tutto diverso: perché mai, fino ad ora, c’era stato uno strappo così grande tra Edin e un allenatore. Neppure con Spalletti, che non perdeva occasione per punzecchiarlo un giorno sì e l’altro pure. D’altronde il tecnico toscano lo faceva spesso, basti pensare che alla vigilia di quel Sassuolo-Roma a cui Dzeko non partecipò un po’ per un dolore al polpaccio un po’ per la nascita di Una, Spalletti regalò una delle sue perle mediatiche: era, infatti, il giorno in cui per la prima volta parlò dei “topini” di Trigoria. Ma questa è un’altra storia.
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Dalla nascita di Una alla rinascita con Fonseca: la nuova vita di Dzeko a Roma inizia oggi
Da stamattina il bosniaco si allena in gruppo e prova a ricucire lo strappo con Fonseca. Il tutto nel giorno del quinto compleanno della sua primogenita, nata nella Capitale come i fratelli
Perché Dzeko non è più capitano della Roma
Quella attuale dice che Dzeko oggi è tornato ad allenarsi in gruppo, ma non è più il capitano della Roma. Fonseca su questo non sembra avere intenzione di cedere, anche se Dzeko pensa di non meritare un trattamento così duro e lo stesso Pellegrini è imbarazzato visto il legame fortissimo che ha con allenatore e compagno. Tutti si chiedono come mai Dzeko non sia più capitano, ma la realtà la sanno solo i protagonisti. Quel che è certo è che non è stata solo la discussione post eliminazione in Coppa Italia la causa. Già nei mesi scorsi si era sfiorata la rottura, la società era riuscita a mettere tutto a tacere, ma stavolta è stato impossibile. E i topini tanto cari a Spalletti non c’entrano nulla. A questo punto solo il tempo dirà se la rinascita iniziata oggi lo diventi davvero, a tutto tondo. I tifosi ne sarebbero felicissimi e forse sarebbe anche un bel regalo di compleanno per la piccola Una.
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