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D'Alessandro: “A Cesena per il salto di qualità”

Marco D’ Alessandro, in prestito da pochi giorni al Cesena, è intervenuto ai microfoni de “La città nel pallone” sui 99.8 di RadioIes, per parlare del suo futuro e non solo.

Redazione

Marco D’ Alessandro, in prestito da pochi giorni al Cesena, è intervenuto ai microfoni de “La città nel pallone” sui 99.8 di RadioIes, per parlare del suo futuro e non solo.

Come mai hai scelto Cesena?

“Ho scelto Cesena perché è una piazza importante e perché era tra le 4-5 squadre che mi hanno voluto di più. Ho preferito venire qui e solo il tempo dirà se ho fatto la scelta giusta. Per ora mi trovo bene con i compagni e il tecnico”.

Hai sentito qualche tuo ex compagno?“No, in questo momento non ho sentito nessuno, magari più avanti, ma so che stanno faticando parecchio”.

Anche voi vi preparate così?“No (ride ndr), è una preparazione un po diversa”.

Sulla formula del trasferimento.“E’ un prestito con diritto di riscatto da parte del Cesena per la metà senza controriscatti a favore della Roma”.

Hai giocato con Tachtsidis. Un giudizio?“Prendendolo la Roma fa un ottimo investimento. Lui è un classe 91 e quest’anno a Verona ha fatto una stagione straordinaria con Mandorlini che è riuscito a valorizzarlo nel migliore dei modi. Tachtsidis è un giocatore che non ho mai visto perdere un contrasto, che è lento nel passo, ma nell’esecuzione ha le idee giuste. Il tempo è dalla sua parte”.

A chi lo paragoneresti?“Forse è esagerato, ma per le caratteristiche somiglia a Van Bommel”.

Sulla stagione a Cesena.“Spero di fare veramente bene e di sbagliare poco. A volte mi è mancata la fortuna, ma credo di essere tra i giovani che hanno fatto più presenze in serie B. Devo solo trovare un ambiente che mi dia quella continuità per fare quel salto di qualità che mi è mancato”.

Consiglio ai giovani giallorossi che fanno esperienza in B?“Devono andare con grande umiltà, perché c’è gente che si gioca tutto e che ha faticato per arrivare in serie B. Sembra banale ma le cose che fanno la differenza sono l’applicazione, il lavoro e l’umiltà”.