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forzaroma news as roma Dal parquet alle luci dell’Olimpico: Zirkzee, il “gigante gentile” per la Roma di Gasp

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Dal parquet alle luci dell’Olimpico: Zirkzee, il “gigante gentile” per la Roma di Gasp

Redazione
A Roma, l'olandese avrebbe l'occasione di tornare ad alti livelli e, chissà, scrivere un'altra pagina importante della sua carriera

Poche cose sono certe nella vita, e una di queste è che a gennaio la Roma andrà a caccia di un attaccante da mettere a disposizione di Gasperini. Finora, tra infortuni e prestazioni altalenanti, Dovbyk e Ferguson non hanno inciso come ci si aspettava, rendendo il reparto offensivo la chiave per alimentare i sogni di vertice dei giallorossi Il nome che ora echeggia più forte tra i corridoi di Trigoria è quello di Joshua Zirkzee. Non è solo un attaccante imponente, alto quasi due metri, ma un ragazzo cresciuto con la testa e il cuore. Dietro il fisico da “torre”, l'olandese ha la delicatezza e la precisione di chi ha coltivato un’altra passione, il basket, prima di scegliere il calcio: lì ha imparato equilibrio, senso dello spazio e coordinazione, strumenti preziosi che oggi lo rendono agile tra pressing, rimbalzi e duelli aerei. Da Bayern Monaco a Parma, da Anderlecht a Bologna, Joshua ha costruito una mentalità vincente, fatta di pazienza, determinazione e umiltà. È un vero “gigante gentile”, capace di trasformare la sua forza in eleganza, il suo talento in concretezza. Adesso il passo verso Roma sembra vicino, e un eventuale "matrimonio" tra Zirkzee e il club potrebbe portare benefici tanto al giocatore quanto alla squadra.

Dalle strade di Breda al Bayern Monaco: i primi passi di Zirkzee

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Zirkzee ha iniziato a muovere i primi passi a Breda, distinguendosi sin da subito per il fiuto del gol e la naturale imponenza fisica. Nei settori giovanili olandesi e poi in quelli del Bayern Monaco, ha impressionato con numeri da predestinato: gol a grappoli, colpi di testa e inserimenti che lasciavano intuire il talento di un attaccante completo. Il Bayern Monaco ha rappresentato per lui il trampolino perfetto, tra allenamenti di alto livello e sfide quotidiane contro coetanei di grande qualità. La consacrazione è arrivata il 21 dicembre 2019, in Bundesliga, quando esordì in trasferta contro il Friburgo e segnò al primo pallone toccato, chiudendo la partita e mostrando subito di saper fare la differenza anche ai massimi livelli.

I primi passi in Italia, l'Anderlecht, l'esplosione a Bologna e il Man Utd

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Dopo l’esperienza al Bayern Monaco, Zirkzee ha iniziato a percorrere nuovi sentieri, affrontando prestiti sia all’estero che in Italia. Al Parma ha mosso i primi passi nel calcio italiano, adattandosi ai ritmi, alle tattiche e all’intensità del nostro campionato, mentre all’Anderlecht in Belgio ha trovato continuità e gol, realizzandone 10 in 30 presenze, affermandosi come un punto di riferimento offensivo capace di incidere con regolarità. Il vero salto di qualità è arrivato a Bologna, dove nella stagione 2023‑24 ha giocato 34 partite segnando 11 gol e fornendo 5 assist sotto la guida di Thiago Motta. Qui Zirkzee ha ampliato il proprio repertorio: non più solo finalizzatore, ma attaccante completo, capace di dribblare, tenere palla, far salire la squadra e creare occasioni per i compagni, trasformandosi in un elemento tattico di riferimento e in un punto di forza in più fasi di gioco. Una partita emblematica della sua crescita è stata Roma-Bologna 2-3, nella quale Zirkzee ha messo in mostra il meglio del suo repertorio, firmando un gol, un assist e diverse giocate decisive per i compagni. Il suo talento non è passato inosservato: il Manchester United lo aveva portato in Inghilterra, attratto dalle sue qualità, ma, come spesso accade nel vortice dei grandi acquisti dei Red Devils, il contesto ne ha frenato l’esplosione. Oggi, con il Mondiale alle porte, Zirkzee ha la voglia di dimostrare che il suo talento non è mai stato un’illusione: semplicemente è stato rallentato da scelte sbagliate e circostanze sfavorevoli. E l’occasione per farlo potrebbe essere proprio la Roma di Gasperini, pronta a offrirgli il palcoscenico ideale per confermare il suo valore e diventare un vero punto di riferimento offensivo.

Zirkzee-Roma, un matrimonio che farebbe tutti felici

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Zirkzee è un classe 2001, ha 24 anni e una fame straordinaria di dimostrare il proprio talento. Allo United il suo percorso si è inevitabilmente rallentato e, anche grazie alle parole di Amorim, si stanno creando le condizioni per lasciarlo libero di cercare nuove opportunità. La concorrenza non manca, soprattutto in Inghilterra, dove il West Ham rappresenta un’alternativa concreta, soprattutto a livello economico, visto che la Roma lo prenderebbe in prestito. Ma la squadra di Gasperini offre qualcosa di unico: un allenatore capace di rivalorizzare i giocatori, di far emergere qualità sopite e riportarle alla luce, come dimostra il caso di Pellegrini. Per Zirkzee, arrivare in giallorosso significherebbe tornare protagonista, ritrovare fiducia e visibilità, e prepararsi al meglio per il Mondiale, dimostrando a Koeman di poter essere un tassello fondamentale della nazionale olandese. Allo stesso tempo, la Roma ha un bisogno urgente di un attaccante versatile, capace di integrarsi nel gioco offensivo di Gasp: un attaccante che sappia finalizzare, ma anche far salire la squadra, creare spazi e dare dinamismo alla manovra. Proprio le caratteristiche di Zirkzee si sposano alla perfezione con il modulo e la filosofia tattica del tecnico piemontese, rendendo questa possibile unione una situazione ideale per entrambe le parti: la Roma ritroverebbe un attaccante moderno e completo, Zirkzee avrebbe l’occasione di risplendere e, chissà, scrivere finalmente una pagina importante della sua carriera.

Federico Grimaldi