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D’Agostino: “La Roma può vincere lo scudetto, ma imporsi a Palermo non è facile”

“Visti gli esterni che la Roma ha, come Salah, Iago Falque, Florenzi e Gervinho, è una squadra che indietreggia troppo alla ricerca del pallone. Deve cercare di andare più in profondità, manca solo questo al fraseggio e al gioco della...

Redazione

“Garcia è un tecnico che mi piace molto. Cosa sta mancando? La profondità nel gioco. La Roma può vincere lo scudetto e deve dettare legge su ogni campo”. Sono le parole di Gaetano D’Agostino, centrocampista della Lupa Roma, ex giocatore di Roma e Palermo, intervenuto a Rete Sport.

Visti gli esterni che la Roma ha, come Salah, Iago Falque, Florenzi e Gervinho, è una squadra che indietreggia troppo alla ricerca del pallone. Deve cercare di andare più in profondità, manca solo questo al fraseggio e al gioco della squadra.”

D’Agostino è tornato poi sulla sua esperienza alla Roma e in Serie A, con qualche rimpianto di mercato. “Io al Real Madrid? Tutto vero. Ho il rimpianto di non esserci andato, di non aver toccato con mano la realtà di Madrid ma, sul campo, ho dimostrato di poterci andare. I miei anni più importanti però li ho passati a Roma. Ho esordito nell’anno dello scudetto a Brescia. Capello mi disse: “Marca Bisoli”. Do venti minuti avevo già preso un giallo e poco dopo mi sostituì. Ma era una squadra di fenomeni e devo ancora ringraziarlo. Ho un ricordo meraviglioso. Udine? Piazza stimolante. Cambiano allenatori e giocatori, non la proprietà dei Pozzo. Lì puoi trascorrerci un’intera carriera o avere la consapevolezza di potersi guadagnare un salto di qualità in un grande club”.

Infine si è espresso sulla sfida di domenica del Barbera: “Pronostico? Palermo è la cittò dove sono nato ma tifo Roma. Dico “2"