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D’Agostino: “Avevo dubbi su Di Francesco, ma ora la squadra lo segue sempre di più”

L'ex calciatore giallorosso: "La Roma, tranne la sconfitta immeritata proprio con l'Inter, sta facendo un bel campionato. Sarà avvincente"

Redazione

Dopo il passaggio sfumato alla Juve e al Real Madrid, la carriera di Gaetano D'Agostino ha subito un calo netto ed ora si sta dedicando al ruolo di allenatore. L'attuale tecnico della Virtus Francavilla ed ex calciatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Teleradiostereo.

Tu alleni il figlio di Delvecchio.

Sì, un pezzo di Roma me lo dovevo portare dietro. Si comporta meglio del padre! (ride, ndr)

Domani invece affrontate il Rende.

Sì, siamo in partenza, una partita difficile su un campo ostico.

Riesci a seguire la Serie A?

Sì, direi che finalmente abbiamo un campionato più equilibrato. L'Inter, nonostante lo stop col Bologna, è partita benissimo. La Roma, tranne la sconfitta immeritata proprio con l'Inter, sta facendo un bel campionato e la Juve è sempre la Juve: anche se non gioca sempre benissimo porta punti a casa. Poi c'è il Napoli, che per me in quanto a gioco espresso è la squadra più forte. Sarà un campionato molto avvincente.

La sorpresa può essere il Torino?

Per me è una conferma. Mihajlovic è pragmatico ed ha ottimi giocatori soprattutto nel reparto offensivo. Una squadra molto tosta da affrontare.

La Roma come la vedi? Cosa ti è rimasto di questa squadra? Tu con questi colori hai comunque vinto lo scudetto.

Ho fatto l'esordio quell'anno, ho avuto il privilegio di stare tra tanti grandi giocatori, fortissimi e carismatici. Della Roma ovviamente mi è rimasto tanto: ho fatto il settore giovanile qui, tifo Roma e vivo a Roma. Spero che quest'anno Di Francesco abbia la possibilità di crescere: onestamente all'inizio avevo anche io dei dubbi, non tanto su di lui quanto su una città come Roma, dove c'è tanta pressione e non c'è tanta pazienza. La squadra mi pare segua sempre di più le direttive del mister e fino ad ora ripeto che il cammino mi sembra molto buono.

Per le tue qualità forse potevi fare una carriera addirittura superiore a quella vissuta. Hai qualche rimpianto? Penso per esempio alla Nazionale.

Credo di avere pagato a caro prezzo qualche errore di valutazione, pur facendo una buona carriera. Unico rimpianto, quando ad Udine avevo dimostrato di essere il vice-Pirlo, non avere colto la possibilità di andare al Real o alla Juve, anche se lì non è stata colpa mia.

Io credevo avessi rifiutato tu il Real (risata, ndr).

Sì certo ,sono stato io (ride, ndr). Scherzi a parte ho accusato la cosa, ho preso una bella scoppola e non ho reagito al meglio. Ecco il rammarico forse è questo, non avere reagito meglio a questo tipo ti ko, ma vi assicuro che non è facile. Sfido chiunque a non subire il colpo di un passaggio mancato al Real Madrid.