Lascia Roma, e poi vinci. All’indomani del primo trofeo post covid in Italia alzato al cielo pure dagli ex giallorossi Manolas e Mario Rui c’è un dato che fa riflettere a Trigoria dove una coppa non si vede ormai dal lontano 2008. Dei tanti giocatori ceduti durante la gestione americana, infatti, ce ne sono ben 20 che hanno vinto qualcosa altrove a testimoniare come la capitale sia diventata un trampolino di lancio ideale. Una specie di maledizione che riguarda un po’ tutti i reparti e campionati. Da costruirci un’intera rosa.
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Da Vucinic a Manolas, chi lascia la Roma trova un trofeo
Il greco e Mario Rui sono solo gli ultimi ad aver vinto dopo l'esperienza in giallorosso. Ma la lista, dal primo anno di gestione americana, è davvero lunga
Alisson e Szczensy i più vincenti: con Liverpool e Juventus solo gioie
Alisson Becker e Wojciech Szczesny sono stati tra i due portieri più forti della storia romanista. Peccato che il loro impero sia durato poco. Il brasiliano, dopo un solo anno da titolare (e che anno), è volato a Liverpool perché 70 milioni sembravano davvero tanti per un portiere. Oggi ne vale almeno 100 perché in questa stagione e mezza Alisson ha portato i Reds a vincere 1 Champions, 1 Mondiale per club e una Premier per la quale manca solo la matematica. Il polacco Szczesny è appena dietro con “soli” due scudetti, 1 coppa Italia e 1 Supercoppa.
Manolas e Mario Rui festeggiano con il Napoli. Ecco difensori che hanno vinto lontano da Roma
E’ stato il reparto che ha conquistato numericamente più trofei. C’è solo l’imbarazzo della scelta per mettere su una difesa a 4 in grado di vincere tutto. Partiamo dalla fascia destra con Antonio Rudiger che con il Chelsea in due anni ha vinto 1 Europa League e 1 Fa Cup mentre a sinistra si contendono il posto Lucas Digne (1 Liga e 2 coppe di Spagna col Barcellona) ed EmersonPalmieri che vanta lo stesso palmares di Rudiger al Chelsea. Al centro sono in 4 per due maglie. In panchina finisce Mario Rui (coppa Italia). Partiamo da Mehdi Benatia che dopo appena un anno da colosso è stato ceduto dalla Roma. Il marocchino da quel giorno ha messo in bacheca con Bayern Monaco e Juventus: 2 Bundesliga, 2 scudetti, 2 coppe Italia, 1 coppa di Germania e 1 Supercoppa. Al suo posto fu preso Kostas Manolas che è fresco fresco di coppa Italia col Napoli, ma c’è da battere la concorrenza di Marquinhos. Il brasiliano è diventato una colonna del Psg e ha portato a casa 6 scudetti francesi e 16 coppe nazionali. Finisce in panchina Alessio Romagnoli (1 Supercoppa col Milan)
A centrocampo domina Pjanic, ma festeggia anche Gerson
E’ il reparto che negli ultimi anni ha perso i giocatori più rappresentativi: da Nainggolan a Strootman passando per De Rossi. I primi due non hanno (ancora) alzato trofei mentre Capitan Futuro ufficialmente ha vinto il campionato argentino col Boca pur avendo lasciato qualche mese prima della fine della stagione il club. Ma i “vincitori” in terra straniera non mancano. A partire da Miralem Pjanic: 3 scudetti, 2 coppa Italia e 1 Supercoppa in bianconero. Al suo fianco potrebbe giocare Leandro Paredes con 2 campionati francesi a Parigi. A completare i tre c’è un nome a sorpresa che presto potrebbe scaldare la piazza di Londra (sponda Chelsea) ovvero Gerson. Il brasiliano, oggi valutato 35 milioni, ha conquistato da protagonista sia il campionato carioca sia la Libertadores con la maglia del Flamengo. In rosa può finire anche Michael Bradley che in Canada ha vinto di tutto.
Salah, Osvaldo, Menez e Vucinic. Anche in attacco c'è chi ha vinto
Qui c’è un nome che oggi giganteggia in Europa e nel Mondo che ha lasciato la Roma per “soli” 42 milioni. Parliamo di Momò Salah, futuribile Pallone d’Oro e conquistatore di Champions, Premier, Supercoppa Europea e Mondiale per club con il Liverpool di Klopp. Il suo apporto: 91 gol in 144 partite. Fate un po’ voi. Ma dal 2010 a vincere lontano dalla Roma sono stati pure Jeremy Menez col Psg (2 scudetti), Mirko Vucinic e Pablo Osvaldo con la Juve (rispettivamente 3 e 1 campionato oltre alle coppe nazionali) e Seydou Doumbia con scudetto e coppa svizzera col Basilea e la coppa di Portogallo con lo Sporting Lisbona. “Solo” un finale di Champions, invece, per Erik Lamela. Ha fatto in tempo a bagnarsi di giallorosso pure Matteo Politano prima di alzare la coppa Italia al cielo dell’Olimpico col Napoli.
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