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Da “advisor” a “trabajo y sudor” e “zichichi” passando per il “Tiki-taka”: ecco il vocabolario giallorosso del 2011

(di Mirko Porcari) – Il 2011 della rivoluzione: si chiude uno degli anni più significativi della storia romanista, in dodici mesi abbiamo assistito a un cambiamento epocale, passato anche per un vocabolario rinnovato e neologismi da tifoso...

Redazione

(di Mirko Porcari) - Il 2011 della rivoluzione: si chiude uno degli anni più significativi della storia romanista, in dodici mesi abbiamo assistito a un cambiamento epocale, passato anche per un vocabolario rinnovato e neologismi da tifoso che hanno fatto da sfondo al progetto americano.

Dagli slogan di Luis Enrique ai sogni degli innamorati giallorossi, ecco condensato in poche, significative parole, il dizionario stagionale della nuova Roma.

BARCELLONA – Inarrivabile, uno spettro trasparente e intangibile. Sussurrato, nell’estate del nuovo corso, il nome della squadra più forte del mondo ha percorso tutto il pre-campionato della Roma. Il paragone, scomodo e quanto mai inopportuno, è riuscito più a disilludere che a far innamorare: non è bastato un allenatore cresciuto a “pane e blaugrana” per compiere la magia, nelle difficoltà di inizio anno si è capito quanto lavoro si dovrà fare per potersi solamente accostare ad un modello dorato quanto spinoso. C’è tempo, è tornata la pazienza, adesso tocca alla Roma provarci di nuovo.

CHIUSURA – Rimandata. La primavera ha portato con sé parole nuove: da mesi si aspettava, in un crescendo di trepidazione, la fumata bianca per un futuro luminoso. Viaggi, incontri e meeting all’insegna di un’oscurità da brividi, chiedendosi quando mai sarebbe finita. Le notti dei tifosi confuse tra “advisor”, “memorandum” e “business plan”, sempre anelando una chiusura che sancisse la svolta storica, con la sensazione di aver conseguito un master in economia e management. Il punto c’è stato, adesso è ora di andare a capo.

FRANCO – Baldini, è ovvio. Ma “franco” lo è stato anche troppo, rivelando l’immagine personalizzata di Francesco Totti: dal “pigro” al ”centro del progetto” il passo è stato breve, giusto il tempo di osservare i punti interrogativi dipinti sui volti dei tifosi giallorossi. L’inizio (il secondo) non è stato dei migliori ma c’è davvero tanto per recuperare. Basta cominciare subito…

IPAD – L’innovazione passa anche per questo: un oggetto elettronico di ultima generazione, una finestra di (quasi) 10 pollici sul mondo e sulla quotidianità romanista. Più del giro tondo, più degli occhiali da sole, il tablet ha caratterizzato l’estate di Luis Enrique e dell’evoluzione nell’approccio agli allenamenti. Siamo a buon punto con l’apprendimento, ma gli aggiornamenti sono necessari…

MITRAGLIA – Corsi e ricorsi storici. Dopo dieci anni, ecco rispolverato un termine tanto caro ai tifosi romanisti: da Batistuta a Osvaldo, sulla carta il giorno contro la notte, in campo un rendimento da favola. L’afa di Trigoria aveva portato parole “pesanti”: “Sono meglio di Batistuta”, una bestemmia calcistica per chi dormiva ancora sotto al poster del Re Leone. I gol, per ora, ci sono. Vediamo il resto…

MR. – Tom, please. La caccia all’immagine, scatenata agli albori delle indiscrezioni americane, aveva portato alla luce fotogrammi di epoche remote: Mr. Tom al liceo, Mr. Tom in vacanza, frammenti di vita che, da subito, hanno regalato il volto “pacioso” del presidente giallorosso. La foto in tribuna all’Olimpico di qualche anno fa era stata profetica: il blitz nella capitale, roba di qualche mese fa, ha rivelato la concretezza dietro una marea di voci, il passo vero verso una nuova era e, per molti, la caduta dello scetticismo. Poi l’arrivo definitivo e le prime dichiarazioni, quelle di far trasformare la Roma da Principessa a REGINA.

PALLOTTA – Lui si è visto poco, in compenso abbiamo imparato a conoscere tutta la sua famiglia: sorelle, zie, ristoranti, pasticcerie, avi e trisnonni, un mondo parallelo che si è legato improvvisamente alla Roma. Contro il Chievo dovrebbe esserci, aspettiamo di capire cosa avrà da dirci.

RISULTATO – Poco o niente. Del resto, cosa importa? Il tentativo c’è stato, almeno all’inizio, ma Luis ha capito che con il Barça B era un’altra cosa. Il cambiamento di mentalità è coinciso con i primi risultati, un’inversione di marcia che avrà sicuramente fatto piacere ai fautori del “mai schiavi…”

SUDORY Trabajo. Lo striscione, eloquente, ha accompagnato il ritiro di Riscone: da subito è stata la parola d’ordine di Luis Enrique, il motto che ha legato i tifosi all’allenatore più delle vittorie e quello che scandirà tutto il 2012 romanista.

TIKI-TAKA – Oppure Tiqui-Taca, fate voi. Le immagini di Messi e compagni hanno fatto venire l’acquolina in bocca a tutti gli innamorati di Roma: solo per un momento, però…

UNICREDIT – Sta bene, grazie…

WALTER – Sabatini. Per tutti Walter. E’ stato il primo a metterci la faccia, caso più unico che raro di un direttore sportivo che si carica sulle spalle l’immagine della società. Dalla “luce sui tetti di Roma” a “vincere in tre anni”, a Trigoria ha svelato l’uomo oltre il professionista. E c’è tanto altro da vedere…

ZICHICHI – Lo scienziato del calcio. E’ Luis Enrique visto da Francesco Totti: tra sorrisi e prese in giro scherzose il capitano resta sempre il più grande di tutti.