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Da Franck a ghost: Roma, dov’è Baldini?

LaPresse

L’ex dg fa parte del comitato esecutivo del club: a Londra si fa vedere, a Boston anche, a Trigoria e all’Olimpico no. Eppure la sua parola, per Pallotta, conta tantissimo

Massimo Limiti

Franco Baldini a Boston si fa vedere, a Londra anche, a Marsiglia idem (ha ottimi rapporti con il club francese, con cui ha collaborato spesso), mentre quando viene a Roma si nasconde da telecamere e macchine fotografiche. All’Olimpico non c’è mai, a Trigoria non mette piede da più di cinque anni, eppure la Roma è ancora “cosa sua”. Lo è sempre stata, anche se nel 2013, dopo il 26 maggio, si è dimesso da direttore generale. Non ha avuto ruoli per qualche anno, adesso è, per volontà di James Pallotta, nel “comitato esecutivo” del club. Lavora con Monchi, ha scelto, soprattutto, Monchi, dice la sua sul mercato, consiglia il presidente in tutto e per tutto. Ma a Roma non si vede: un po’ Franck, un po’ Ghost, cioè fantasma, Baldini mette la testa, ma non la faccia, sul club giallorosso.

ONORI E ONERI - È un dirigente esperto, competente, conosce il calcio in tutti i suoi aspetti, Roma e la Roma idem. Ha avuto delle giuste intuizioni, perché Sabatini e Monchi li ha voluti lui e la Roma ha una rosa nettamente più competitiva rispetto a sette anni fa e ha fatto errori, come tutti. Ma al contrario di tutti (da Baldissoni ai direttori sportivi, passando per quelli marketing e persino per Totti) si prende solo gli onori: gli eventuali compensi, prima di tutto, e la possibilità di guidare a distanza una squadra che, nonostante le difficoltà del passato, sente ancora sua. E questo, gliene diamo atto, è un merito. Baldini, però, non si prende gli oneri: mentre Monchi legge solo commenti negativi anche il giorno del suo compleanno, Baldissoni e Pallotta si prendono i cori della Sud e Totti è costretto ad andare alla radio di casa a difendere Di Francesco e il suo lavoro, Franco non si vede. Dove è? Potremmo chiederglielo in inglese: Franco, where are you? Magari nella lingua della sua amata Londra sarà più facile, per i romanisti, avere una risposta.