Nelle ultime ore le condizioni di Mario Rui hanno tenuto in apprensione tutto l'ambiente giallorosso e alla fine i pessimi presentimenti si sono trasformati in realtà. Per il terzino portoghese appena acquistato dall'Empoli si tratta di lesione del crociato anteriore del ginocchio sinistro, come reso noto dalla Roma. L'infortunio del portoghese mette in seria difficoltà i giallorossi, ora costretti a tornare in fretta sul mercato alla ricerca di un terzino, con il preliminare di Champions League che si avvicina. Una vera e propria tegola per Luciano Spalletti, privato di uno dei nuovi acquisti, tra i più positivi in questa preparazione estiva. Mario Rui starà fermo quindi tra i 4 e i 6 mesi e va ad aggiungersi alla lista di calciatori giallorossi più o meno illustri che hanno dovuto fare i conti con un grave infortunio durante il precampionato.
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Da Emerson e Lassissi a Strootman e Mario Rui: crack e lacrime delle estati romaniste
La storia degli infortuni giallorossi durante il precampionato che hanno condizionato carriere e calciomercato
Difficile non pensare a una delle storie di calcio più commoventi nella storia giallorossa ma non solo, quella di Damiano Tommasi. Motorino e gladiatore instancabile della Roma vincente di Franco Sensi, il 22 luglio 2004 la sorte bastarda, perché solo così la si può definire, scende in campo con le sembianze di Gerry Taggart. Un intervento assurdo quello del difensore nordirlandese dello Stoke City, soprattutto per un'amichevole estiva senza importanza. Il referto di Damiano è da brividi: rottura del crociato anteriore, del crociato posteriore, del collaterale mediale esterno e interno, dei due menischi, infrazione dei condili e del piatto tibiale. Il professor Mariani, in sala operatoria, a quell'epoca si trova di fronte a uno degli interventi più difficili della storia del calcio. L'articolazione era uscita strappando tutto, come fosse stato investito da un tir. Una carriera che a 30 anni viene messa a serissimo rischio, ma 'anima candida' riesce poi davvero a tornare più forte, con un ultimo atto d'amore verso i colori giallorossi e l'ingaggio ridotto al minimo sindacale. Più di un anno dopo il ritorno in campo contro l'Ascoli il 30 ottobre, poi il rientro da titolare con il gol alla Fiorentina che rappresenta una delle pagine più emozionanti del calcio italiano. A fine anno Tommasi lascerà la Roma per iniziare la sua avventura in giro per l'Europa tra Levante, QPR e Cina.
Meno cruento, ma comunque molto grave, è l'infortunio che invece occorre al 'Puma' Emerson il 18 agosto del 2000. Il brasiliano era appena arrivato dal Bayer Leverkusen per 22 milioni di dollari con i crismi del nuovo Falcao, ma la sua avventura in giallorosso inizia con un crack. Stavolta nessun intervento sconsiderato, solo pura sfortuna. "Stava inseguendo Tommasi e, quasi subito, si è bloccato. Un incidente incredibile", le parole incredule di Capello. La diagnosi però è impietosa: lesione isolata del legamento crociato anteriore sinistro, proprio come Mario Rui che sarà operato, come il brasiliano, da Pier Paolo Mariani. Nella presentazione ufficiale all'Olimpico Emerson riceve poi l'abbraccio dei 70mila romanisti che lo commuovono e lo caricano. Tornerà in campo a gennaio del 2001 per portare la Roma alla conquista del terzo scudetto. Il 'Puma' ha 24 anni, ma non si è ancora liberato della mala sorte. Nel 2002 infatti, a pochi giorni dal Mondiale di Corea e Giappone che si apprestava a giocare da capitano dei verdeoro, si fa male di nuovo in allenamento. Davanti ai tifosi in festa va in scena una partitella a ruoli misti, con Emerson che si trova in porta e viene bombardato dai compagni, fino alla sassata di Rivaldo che gli procura la lussazione della spalla. Risultato: niente Mondiale. Gli infortuni però non hanno impedito al centrocampista classe '76 di portare a termine una grande carriera, tra Roma, Juve, Real Madrid e Milan.
Un anno dopo Emerson, la Roma paga ancora dazio durante un'amichevole estiva. E' il 7 agosto 2001 e all'Olimpico si gioca il match tra gli uomini di Capello e il Boca Juniors. E' l'esordio, anche se non ufficiale, di Saliou Lassissi, difensore ivoriano 23enne arrivato dalla Fiorentina nel maxi-scambio che coinvolse Hurenka, Mangone, Poggi, Fuser e Longo. L'intervento duro di Antonio Barijho procura a Lassissi la frattura di tibia e perone della gamba sinistra, sei mesi di stop. Dopo l'intervento ad opera del professor Mariani però il ritorno in campo con la maglia giallorossa dell'ex Parma non si consuma, perché ad inizio settembre il giocarore lascia Villa Stuart spontaneamente perchè convinto che i medici gli stessero somministrando la terapia sbagliata. Da lì una serie di vicende extra-campo tra Lassissi e la Roma, che giocano una lunga partita in tribunale che vedrà i giallorossi sconfitti. La carriera dell'ivoriano prosegue poi, dopo lo svincolo nel 2004, ancora tra gli infortuni e un carattere complicato, con l'appellativo di 'nuovo Thuram' ormai diventato solo uno sbiadito ricordo.
Di un anno fa invece è l'ennesima tappa del calvario di Kevin Strootman. L'olandese, dopo la rottura del crociato del ginocchio sinistro a marzo del 2014 contro il Napoli e la seconda operazione 11 mesi dopo, si sottopone il primo settembre 2015 alla ricostruzione del legamento esistente in un'altra posizione. La mancanza di potenza nella gamba non consentiva a Kevin di sopportare certi carichi, come avvenuto nella preparazione estiva, e quindi tornare al massimo. L'unica soluzione era quindi quella di tornare sotto i ferri, stavolta sotto la guida del professor Mariani, con l'ex PSV che ora, a 26 anni, è atteso alla prova della verità dopo un'estate di lavoro più che positivo tra Pinzolo e Boston.
L'infortunio più recente prima di Mario Rui è quello che ha visto sfortunato protagonista Antonio Rudiger. Il difensore tedesco giallorosso il 7 giugno scorso è stato vittima di un contrasto di gioco con Thomas Muller durante una partitella 9 contro 9 in allenamento. Il responso anche in questo caso non lascia scampo al classe '93: lesione del crociato anteriore del ginocchio destro e stop che va dai 4 ai 6 mesi. L'11 giugno l'operazione con il solito professor Mariani, ma per il tedesco addio all'Europeo di Francia e ai primi caldissimi mesi di stagione con la Roma. Giallorossi che invece devono puntare in maniera massiccia il mercato dei difensori, con la cassa che piange soprattutto considerando che proprio Rudiger era il bigda sacrificare nelle intenzioni della società.
Francesco Iucca
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